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Dal 23 gennaio 2024, riprenderanno le prenotazioni degli incentivi per l’Ecobonus auto. La gamma di veicoli agevolabili comprende autoveicoli, motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali non inquinanti, mantenendo gli importi già previsti lo scorso anno. Le auto elettriche a basse emissioni potranno godere di sconti fino a 5.000 euro. Per le moto e gli scooter non elettrici, l’incentivo rimane al 40% della spesa, con un limite di 2.500 euro, ma tale importo può salire a un massimo di 4.000 euro per i modelli elettrici in caso di rottamazione. Gli Ecobonus per i veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica e ad alimentazione elettrica, variano da 4.000 a 14.000 euro. Queste sono le principali caratteristiche degli incentivi prenotabili a partire dal 23 gennaio 2024, in attesa dell’emanazione del nuovo regolamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, volto a migliorare ulteriormente l’Ecobonus.
Il consiglio dei ministri ha recentemente approvato un decreto legislativo che recepisce una direttiva del 2021 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di Responsabilità Civile Auto (RC Auto). Le novità si concentrano sui veicoli elettrici leggeri, come i monopattini o le minicar elettriche. Si prevede che sarà necessaria una copertura assicurativa per questi veicoli, ma ciò dovrà essere definito in un prossimo provvedimento. Alcune deroghe sono previste per i veicoli ritirati dalla circolazione o non idonei come mezzo di trasporto, così come per i veicoli storici.
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Nel recente scenario automobilistico italiano, si apre una nuova fase entusiasmante grazie al decreto attuativo firmato il 4 agosto 2023. Questo decreto, collegato alla legge 178 del 30 dicembre 2020, introduce un’iniziativa di grande rilevanza per gli amanti dei veicoli storici.
La legge offre ora la possibilità di scegliere tra le targhe di circolazione originali della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico e targhe rispecchianti il periodo storico di costruzione o circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico.
La passione per i motoveicoli e gli autoveicoli storici in Italia coinvolge oltre mezzo milione di appassionati, radicando le sue radici nella profonda affinità nazionale con l’industria automobilistica.
Questo legame si tramanda di generazione in generazione, custodendo un patrimonio culturale e storico di inestimabile valore.
La legge è basata sull’articolo 60 del codice della strada, che classifica i motoveicoli e gli autoveicoli d’interesse storico o collezionistico come quelli iscritti in registri ufficiali e dotati di certificazione attestante la data di costruzione e le caratteristiche tecniche