Dal marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico universale destinato alle famiglie con figli, raggiungendo nel 2023 circa 5,5 milioni di nuclei familiari. A partire da gennaio, è previsto un nuovo aumento del 5,4% in risposta alla rivalutazione ISTAT. È importante ricordare che questo nuovo strumento di sostegno per le famiglie è stato introdotto con il decreto legislativo 230 del 2021 e successivamente potenziato con la legge di bilancio 2023 (legge 197 del 2022 - QUI IL TESTO). Le risorse finanziarie a disposizione sono state incrementate significativamente:
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Sono usciti due bonus dedicati a due categorie di lavoratori: il bonus per i lavoratori part-time ed il bonus per i lavoratori possessori di partita iva. Vediamo i dettagli.
Il Bonus Partita IVA, noto anche come Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), è stato concepito come una sorta di cassa integrazione destinata alle partite IVA iscritte alla Gestione Separata dell’INPS che svolgono abitualmente attività di lavoro autonomo. Secondo quanto riportato dal Corriere, questo beneficio dell’INPS per le partite IVA varia da un importo minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro, a seconda della situazione del lavoratore autonomo che ne fa richiesta.
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È possibile vivere l’amara sorpresa di trovare la propria auto danneggiata mentre è parcheggiata, che sia in un’area custodita, un parcheggio condominiale o pubblico, o semplicemente sulla strada. Al ritorno, ci si rende conto che la carrozzeria presenta evidenti danni. Nel tentativo di individuare il responsabile, si cerca se qualcuno ha lasciato un biglietto per essere contattato e avviare la procedura di risarcimento, ma purtroppo non si trova nulla. Il danno risulta essere stato causato da ignoti, creando così un problema evidente da affrontare.
Il sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ha recentemente confermato l’intenzione di destinare un pacchetto da un miliardo di euro alle famiglie nella prossima Manovra. In una nota, Bitonci ha affermato che la prossima manovra di bilancio prevede il potenziamento degli aiuti alla genitorialità, con l’obiettivo di contrastare il minimo storico di nascite registrato nel 2022. Ha sottolineato l’importanza della leva fiscale per invertire questa tendenza e ha annunciato l’intenzione di rafforzare l’assegno unico e ridurre la tassazione sui nuclei familiari. Tra le misure previste, Bitonci ha menzionato la possibilità di reintrodurre le detrazioni per figli a carico.
Dal 2024, ci saranno alcune novità significative per l’assegno unico, come stabilito nel Decreto Legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021. In particolare, l’importo mensile dell’assegno sarà aggiornato periodicamente per tener conto dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita. Per le famiglie che attualmente ricevono l’assegno, ciò comporterà un adeguamento dell’importo mensile in base alle fluttuazioni dei prezzi. Attualmente, l’assegno varia da un minimo di 54 euro al mese a un massimo di 189,20 euro per ciascun figlio. Ipotesi realistiche indicano che, considerando l’attuale tasso medio di inflazione del 5,4%, l’importo massimo potrebbe aumentare di circa dieci euro, raggiungendo un massimo di 199 euro. È importante notare che questi valori sono solo stime approssimative e l’effettivo importo potrebbe differire leggermente. Tuttavia, è probabile che le famiglie beneficiarie vedranno un adeguamento dell’assegno in linea con queste considerazioni.