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Secondo l’articolo 41 comma 11 del Codice della Strada, durante l’accensione della luce rossa i veicoli non devono superare la striscia di arresto e, in assenza di essa, non devono impegnare l’incrocio, l’attraversamento pedonale o oltrepassare il segnale. Il codice prevede diversi tipi di semafori, tra cui quelli per corsie normali, reversibili, veicoli del trasporto pubblico, pedoni e velocipedi. Attraversare un incrocio con il semaforo rosso rappresenta un grave rischio per la sicurezza stradale, pertanto la legge prevede sanzioni severe per i trasgressori.
Dopo l’attuazione delle modifiche richieste dalla Conferenza unificata, il Consiglio dei ministri ha nuovamente approvato il decreto relativo al nuovo Codice della strada, che verrà presentato al Parlamento nel corso del mese di ottobre. Come precedentemente annunciato, il pacchetto “tolleranza zero” proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si concentra sulla sicurezza stradale attraverso un rafforzamento delle sanzioni. Saranno introdotte multe significative e sanzioni severe per coloro che non rispettano le norme, soprattutto per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Inoltre, verrà finalmente regolamentato l’uso dei monopattini elettrici, sempre più coinvolti in incidenti stradali, da cui derivano danni inevitabili. Da tempo il ministro Salvini ha sollecitato l’intervento legislativo riguardante i veicoli leggeri, una richiesta che è stata anch’essa sottolineata da Bruxelles per migliorare la sicurezza stradale.
Attualmente, il Parlamento sta valutando una riforma del Codice della Strada che potrebbe portare a cambiamenti significativi per le zone a traffico limitato (ZTL) e le relative sanzioni. In particolare, si sta proponendo di porre fine al potere dei Comuni di emettere più contravvenzioni per un singolo veicolo che entra ed esce dalle ZTL nello stesso momento. Questa modifica mira a evitare che gli automobilisti siano multati più volte per una singola infrazione, semplicemente perché entrano e escono ripetutamente dalla zona a traffico limitato.
Il Consiglio dei ministri ha recentemente varato una serie di nuove norme che impattano diversi aspetti del Codice della strada italiano. Tra le numerose disposizioni, particolare attenzione è stata riservata alle regolamentazioni che riguardano l’utilizzo dei monopattini elettrici. Queste nuove norme rappresentano un significativo cambiamento nelle regole che governano la circolazione di questi mezzi elettrici sulle strade italiane, introducendo obblighi, limitazioni e sanzioni che influenzeranno direttamente gli utenti di monopattini elettrici in tutto il paese. Tuttavia, è importante notare che queste nuove regole non entreranno in vigore immediatamente. Dopo essere stato approvato dal Consiglio dei ministri, il testo dovrà attraversare l’iter parlamentare come disegno di legge. Questo processo prevede una discussione in commissione e un voto in Aula sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica. Non vi sono limiti di tempo prestabiliti per questo processo, ma si prevede che l’approvazione definitiva possa avvenire entro la fine dell’anno.
Mascherine, dal 1° ottobre 2022 è caduto l’obbligo di indossarle anche sui mezzi pubblici. Più lento, invece, il ritorno alla normalità per quanto riguarda i luoghi di lavoro al chiuso. L’obbligatorietà è prorogata fino al 31 ottobre laddove sia impossibile garantire il distanziamento. Scadenza a fine ottobre anche per quanto riguarda ospedali e strutture sanitarie. Il Ministro della Salute ha firmato l’ordinanza che proroga per un altro mese il protocollo in vigore.
In Italia la crisi energetica pesa anche sul periodo di accensione del riscaldamento per il periodo invernale, sulla data di spegnimento, sull’orario di funzionamento dei caloriferi e anche sulla temperatura che dovremo impostare per i radiatori di casa dell’ufficio e dei negozi quando arriveremo ad accendere i termosifoni.
Per evitare il razionamento, il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani – ha studiato un piano per risparmiare gas, il cui approvvigionamento è difficoltoso e molto costoso a causa della guerra in Ucraina. Quindi la risposta alla domanda “Quando si può accedere il riscaldamento nel 2022?” è più complicata del solito.