Le votazioni effettuate ieri in tutta Italia sono state definite un clamoroso “flop” per la bassissima affluenza alle urne. Su 7.903 comuni non è stato raggiunto il 50% più uno degli elettori, e quindi i 5 referendum non possono essere ritenuti validi. L’affluenza è stata sotto al 21% dell’elettorato.
Gli italiani erano chiamati ad esprimere il loro giudizio su 5 referendum riguardanti:
Il 12 giugno 2022 dalle ore 7 alle ore 23 l’Italia sarà chiamata al voto per 5 referendum abrogativi. Entriamo nel dettaglio!
I 5 referendum riguarderanno uno dei cardini del sistema democratico: la giustizia. Gli italiano sono chiamati ad esprimersi sui quesiti referendari che chiedono di abrogare alcune leggi. E’ possibile votare per tutti e cinque o anche solo per uno dei referendum scegliendo la propria preferenza tra il “si” ovvero cambiare la legge attuale - oppure “no” se si vuole mantenere l’assetto corrente. Di seguito vediamo quali sono i 5 quesiti:
Sono 978 i comuni che, il 12 giugno dalle ore 7 alle ore 23, saranno coinvolti nelle votazioni per le elezioni amministrative. Di questi 978, 756 comuni sono appartenenti a regioni a statuto ordinario e gli altri 222 a regioni a statuto speciale.
Saranno ventisei i comuni capoluogo di provincia alle urne: Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Catanzaro, Como, Cuneo, Frosinone, Genova, Gorizia, L’Aquila, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo; di cui quattro sono anche capoluogo di regione ovvero Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo. Gli elettori dovranno recarsi presso il seggio indicato sulla tessera elettorale che, insieme al documento di identità, sarà da mostrare al momento del voto.