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Partite IVA forfettarie: quali saranno le novità dal 1° gennaio 2024

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I titolari di partita IVA che hanno scelto il regime forfettario dovranno affrontare cambiamenti significativi, in particolare se decidono di aderire al concordato preventivo. In tal caso, saranno tenuti a gestire la contabilità per registrare i costi sostenuti durante il periodo d’imposta. Indipendentemente dalla scelta del concordato, saranno soggetti agli obblighi informativi del Quadro RS del modello redditi PF. Dal 1° gennaio 2024, dovranno anche adottare la fatturazione elettronica. Le recenti modifiche normative hanno generato incertezza tra i forfettari, poiché alcune semplificazioni fiscali tradizionali sono scomparse. In particolare, per coloro che optano per il concordato preventivo biennale, si prospettano cambiamenti significativi, con l’obbligo di adottare una contabilità più dettagliata per registrare accuratamente i costi di esercizio, anche se non vi è un obbligo di legge specifico in tal senso.

L'ANGOLO DEL CARBURANTE - Diesel ghiacciato: cosa fare e come evitarlo

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Benvenuti nell’Angolo del Carburante: la nostra rubrica settimanale che tratterà vari argomenti sul vastissimo mondo del carburante!⛽ Scopriamo insieme l’argomento di oggi: Diesel ghiacciato nel serbatoio: cosa fare e come evirare che accada

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Come affrontare il problema del diesel ghiacciato e se sia corretto ricorrere agli additivi invernali sono interrogativi comuni tra gli automobilisti durante le prime gelate invernali.

BONUS PARTITA IVA: Come funziona e chi può richiederlo

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Il bonus partita IVA, noto anche come Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), è stato concepito come un sostegno simile alla cassa integrazione destinato alle partite IVA iscritte alla Gestione separata dell’INPS che svolgono abitualmente attività di lavoro autonomo. Secondo quanto riportato dal Corriere, questo beneficio dell’INPS per le partite IVA varia da un importo minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro, a seconda della situazione del lavoratore autonomo che ne fa richiesta.

Bonus Partita IVA: cos’è e come richiederlo!

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Dal primo gennaio 2024, anche i lavoratori autonomi e i professionisti avranno accesso a un sistema di protezione in caso di difficoltà economiche nell’esercizio della propria attività. La decisione presa dal governo Meloni prevede l’istituzione permanente dell’Iscro (Indennità di discontinuità reddituale), già sperimentata durante la pandemia di Covid, nel periodo dei sostegni economici statali. Questo sostegno mira a rappresentare una sorta di cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, seppur in una versione iniziale ridotta. L’importo dell’indennità potrà arrivare fino a 800 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi, ma sarà variabile in base al reddito dichiarato negli anni precedenti.

STOP al taglio dell’IVA sui prodotti per l'infanzia: si torna al 10%

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Nella Legge di Bilancio del 2024, l’IVA applicata ai prodotti per l’infanzia e la cosiddetta “tampon tax” è stata ripristinata al 10%. Di conseguenza, è stato revocato il precedente taglio al 5%, il quale, secondo quanto dichiarato dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stato in larga parte assorbito da un aumento dei prezzi. Tuttavia, le associazioni dei consumatori hanno sollevato delle critiche. Nel 2023, l’IVA applicata ai prodotti per l’infanzia, così come la tassa sugli assorbenti femminili, era stata ridotta al 5%. Tuttavia, era stato esplicitamente specificato che questa misura sarebbe stata in vigore solo per un anno, con la possibilità, ma non la certezza, di essere rinnovata. Come previsto, la misura non è stata confermata.

IT-Alert: cos’è e come funziona

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Il nuovo sistema di allarme pubblico della Protezione Civile, noto come IT-alert, entrerà in funzione a partire da febbraio 2024. Attualmente, sono in corso test del sistema in diverse regioni italiane. IT-alert sarà utilizzato per comunicare immediatamente a tutti i cittadini qualsiasi emergenza imminente o in corso nella zona in cui si trovano, fornendo loro informazioni cruciali per la loro sicurezza personale e la protezione.

Codice della strada: ecco tutte le novità!

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Oggi, il 18 settembre, il disegno di legge sulla sicurezza stradale arriva in Consiglio dei ministri. Dopo il via libera in Conferenza unificata, le Regioni hanno richiesto sanzioni più severe per chi usa il cellulare o supera i limiti di velocità mentre guida. Dopo l’approvazione del governo Meloni, inizierà il percorso parlamentare. Le nuove norme dovrebbero diventare legge entro l’autunno e includono regole più rigide per chi usa il cellulare al volante e per chi guida in stato di ebbrezza e commette reati come la fuga dopo un incidente stradale. La patente verrà sospesa nel primo caso e revocata definitivamente in caso di recidiva nel secondo.

Fattura Elettronica: Autofattura e Utilizzo del Codice TD20

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I soggetti passivi coinvolti in acquisti di beni o servizi che non ricevono la fattura entro quattro mesi dalla data dell’operazione devono prestare particolare attenzione per evitare sanzioni.
Per evitare l’applicazione di una sanzione pari al 100% dell’imposta, devono emettere un tipo speciale di autofattura.
Questo documento deve essere trasmesso al Sistema di Interscambio (SdI) entro trenta giorni dalla scadenza dei quattro mesi, e nel campo “Tipo documento” del file XML deve essere indicato il codice “TD20”.

Bonus Benzina da 150 euro: ipotesi dal Governo

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Media nazionale in crescita

Il prezzo della benzina sta aumentando e la media nazionale dei prezzi alla pompa è in crescita.
Secondo i dati forniti da Quotidiano Energia e aggiornati alle 8 del 3 settembre, il prezzo medio della benzina self-service è ora di 1,960 euro al litro, in aumento rispetto ai 1,957 euro della rilevazione precedente.
Anche il prezzo medio del diesel self-service è in aumento e si attesta a 1,864 euro al litro.
Nel caso della benzina con servizio servito, il prezzo supera i 2 euro al litro. A fronte di questa situazione, il governo sta valutando l’opportunità di introdurre un bonus per aiutare le fasce più deboli della popolazione.

Un Nuovo Scenario Fiscale per il Settore Sportivo

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La Nuova Esenzione IVA nello Sport

Una trasformazione significativa nel panorama fiscale italiano per il mondo dello sport è entrata in vigore il 17 agosto 2023, portando con sé una serie di cambiamenti nelle modalità di tassazione e nei doveri amministrativi.
Questi cambiamenti riguardano l’applicazione dell’esenzione dell’IVA per tutte le prestazioni di servizi rese dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) sia a tesserati che a non tesserati, come previsto dalla Legge 10 agosto 2023, n. 112, che ha integrato l’art. 36-bis al Decreto Legge n. 75/2023.
La nuova normativa mira a adeguare il sistema fiscale italiano alle direttive dell’Unione Europea, portando un importante cambiamento per le ASD.
Prima del 17 agosto 2023, era in programma che dal 1° gennaio 2024 tutte le prestazioni di servizi rese dalle ASD “strettamente connesse con la pratica dello sport o educazione fisica” sarebbero state esenti dall’IVA. Questo allineamento aveva escluso le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) dalla disposizione, creando un divario nel trattamento fiscale.
Tuttavia, con l’aggiunta dell’art. 36-bis al Decreto Legge n. 75/2023, il panorama è cambiato radicalmente.
Questo articolo stabilisce che tutte le prestazioni di servizi connessi con la pratica sportiva, compresi quelli di carattere didattico e formativo, saranno esenti dall’imposta sul valore aggiunto.
Questa modifica rappresenta una disposizione di interpretazione autentica, garantendo una certa chiarezza nell’applicazione della nuova norma.

Aggiornamento Fiscale Imperdibile

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I Cambiamenti nella Detrazione dell’IVA

Il panorama fiscale italiano sta attraversando un’importante fase di riforme, tra cui spicca la modifica delle modalità di detrazione dell’IVA per le fatture emesse a cavallo d’anno. Questa riforma mira a rendere più equo il processo di detrazione dell’IVA, assicurando un trattamento uniforme per le operazioni che si verificano in periodi di transizione tra due anni fiscali. Andiamo a esplorare più in dettaglio le modifiche introdotte da questa nuova normativa.
La detrazione dell’IVA è un meccanismo fondamentale nel sistema fiscale, che consente alle aziende di sottrarre l’importo dell’IVA pagata su beni e servizi dalle proprie obbligazioni fiscali.
Tuttavia, la tempistica con cui vengono emesse le fatture e ricevute le relative annotazioni può creare situazioni di incertezza e difficoltà nel processo di detrazione. In passato, le operazioni effettuate a cavallo d’anno, cioè tra dicembre e gennaio, avevano regole di detrazione leggermente diverse.
Le fatture ricevute nel mese successivo rispetto a quello in cui l’operazione era stata effettuata potevano rappresentare un ostacolo alla detrazione dell’IVA. Questa situazione veniva ulteriormente complicata quando si trattava di operazioni che si verificavano entro la prima metà di dicembre e la fattura veniva ricevuta solo nel mese successivo. Tuttavia, grazie alla recente riforma fiscale, queste difficoltà sono state affrontate e risolte in modo efficace. L’articolo 7 della Legge delega fiscale ha introdotto modifiche sostanziali alle regole di detrazione dell’IVA per le operazioni a cavallo d’anno.

Nuova riforma fiscale in arrivo

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Le ripartizioni e le aliquote Irpef

E’ in corso la riforma dell’Irpef con il passaggio da 4 a 3 aliquote ed imposta sul valore aggiunto azzerata sui beni di prima necessità. La bozza della legge sul fisco è praticamente pronta: è composta da 21 articoli ed è divisa in quattro parti. Entro i prossimi giorni potrebbe ricevere il benestare del consiglio dei ministri.
Il progetto di massimo grado è la riforma dell’Irpef: al momento i contribuenti italiani sono raggruppati in quattro fasce. La prima è quella fino i 15 mila euro di reddito, sottoposta a un prelievo del 23%. Poi c’è quella da 15 a 28 mila euro, con un prelievo del 25%. Da 28 a 50 mila si arriva al 35%. Oltre i 50 mila l’aliquota è al 43%.
L’idea primaria è quella di un’unione tra i due scaglioni centrali. Questo produrrebbe un risparmio per chi guadagna tra i 28 e i 50 mila euro.
In pratica: chi ha un reddito di 20 mila euro avrebbe una diminuzione di 100 euro annui. Con un reddito di 35 mila lo sgravio ammonterebbe a 400 euro. Chi guadagna 50 mila euro invece risparmierebbe fino a 700 euro di tasse.

Riduzione Iva su assorbenti e pannolini: arriva la Social Card

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Si scende dal 10% al 5%. La riduzione riguarda anche i prodotti per l’infanzia come biberon e omogeneizzati. Non si attuerà invece una riduzione per i prodotti di prima necessità, per l’acquisto dei quali arriva però l’estensione della “Carta risparmio spesa” per i redditi più bassi.

Nelle misure introdotte nella Manovra da 35 miliardi c’è anche il taglio dell’Iva sugli assorbenti, attualmente al 10%: scende al 5% insieme a quella su pannolini e alcuni altri prodotti per l’infanzia. Non ci sarà invece una riduzione per i prodotti di prima necessità, per l’acquisto dei quali arriva però l’estensione della Social card per i redditi più bassi.

Taglio dell’Iva sulla spesa: gli sconti del decreto Aiuti

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Sedimentata la novità della fine del governo di Draghi, si torna a parlare del nuovo provvedimento. Probabilmente, se questo esecutivo non fosse caduto, il decreto sarebbe stato pronto entro a luglio, ma visti gli ultimi sviluppi slitterà tutto di qualche settimana. Le misure più corpose riguardano il taglio dell’Iva sui prodotti alimentari, insieme alla proroga del bonus 200 euro e un ulteriore intervento sulle bollette.

L’obiettivo è quello di dare un aiuto alle famiglie in questo momento in cui l’inflazione è alta, con un taglio sui prezzi da un lato e un piccolo sostegno economico dall’altro.