Italia

Accise benzina 2024 in Italia: quali sono e a cosa servono

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Le accise sulla benzina rappresentano imposte dovute dalle imprese produttrici e distributrici di carburanti allo Stato. Queste imposte sono pagate dal consumatore in quanto sono incluse nel prezzo finale di vendita del prodotto acquistato. Dal 1995, le accise sono state consolidate in un’unica tariffa indifferenziata che contribuisce al finanziamento del bilancio statale e supporta il Governo nell’affrontare emergenze legate a disastri naturali o eventi militari. Attualmente, queste accise possono arrivare a costituire oltre il 50% del costo totale del carburante. Una delle novità introdotte dalla riforma fiscale del 2024 è la possibilità per il Governo di effettuare tagli alle accise sui prodotti energetici destinati all’uso civile, tenendo conto dei potenziali aumenti rispetto al mese precedente.

SMARTBUS: Il futuro green del trasporto pubblico

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Gli enti locali da tempo si confrontano con le sfide della mobilità pubblica urbana, che coinvolgono aspetti legati a costi, efficienza e impatto ambientale. In risposta a queste problematiche è stato sviluppato il nuovo SmartBus, un mezzo che si distingue per il suo impegno a favore dell’ambiente a tutti gli effetti.

Pagamenti innovativi, qual è la situazione in Italia?

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In Italia, l’adozione dei pagamenti digitali sta registrando una crescita costante. Un trend iniziato già diversi anni fa ha subito un’accelerazione senza precedenti durante la pandemia. La crescente preoccupazione per la salute ha spinto molti consumatori a evitare l’uso di contanti, preferendo invece gli innovativi metodi contactless offerti dagli attuali dispositivi presenti nelle tasche di tutti. Questa tendenza sembra persistere anche ora che il periodo più critico legato al Covid è alle spalle. La comodità e la sicurezza dei pagamenti digitali continuano a guidare la scelta dei consumatori, contribuendo a ridefinire il modo in cui gestiamo le transazioni finanziarie nella vita quotidiana.

Novità sulla riforma pensioni 2024

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Prospettive per le Pensioni nel 2024

Il panorama delle pensioni in Italia nel 2024 è segnato da una serie di sfide e incertezze. Il governo guidato da Meloni sta cercando soluzioni “tampone” per affrontare la questione delle pensioni, ma è chiaro che non ci sono risorse sufficienti per una vera riforma che superi in modo netto la legge Fornero. Il confronto tra sindacati e governo sembra stagnare, e ogni partito della maggioranza politica cerca di avanzare proposte per promuovere la propria agenda. Uno dei punti focali è la promessa elettorale della Lega di Salvini riguardo a quota 41, che consentirebbe il pensionamento anticipato a chi ha accumulato 41 anni di contributi. Tuttavia, questa promessa costerebbe circa 4 miliardi di euro, e la sua attuazione rimane incerta. Allo stesso tempo, sembra probabile che si vada verso una conferma degli attuali regimi pensionistici, tra cui quota 103 e gli anticipi per lavori usuranti e gravosi.
Nel 2024, alcune delle prospettive per il sistema pensionistico italiano includono la possibilità di ulteriori modifiche a quota 103, che consentirebbe il pensionamento anticipato per i lavoratori con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Inoltre, si sta valutando la possibilità di estendere l’Ape sociale, che rappresenta un anticipo pensionistico per i lavori gravosi, per includere tutte le categorie di lavoratrici precedentemente garantite da Opzione donna. Tuttavia, la ricerca di finanziamenti per queste misure rimane una sfida. In particolare, l’Opzione donna versione 2023 ha requisiti stringenti e poco convenienti, e i sindacati stanno puntando a un ritorno ai requisiti precedenti al 2022, anche se questo comporterebbe costi elevati.

Scarsità di materie prime: i provvedimenti di EU e Italia

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La transizione ecologica sta obbligando ogni settore dell’economia a modificare i propri piani di sviluppo tenendo in considerazione una nuova variabile: l’impatto sul clima e sull’ambiente.
Questa rivoluzione deve partire dalle materie prime, e la Commissione Europea ha delineato la propria strategia con il Critical Raw Materials Act.
L’obiettivo è quello di assicurare l’approvvigionamento dei materiali indispensabili per la transizione energetica, le cosiddette «materie prime critiche» come il litio (utilizzato nelle batterie e negli accumulatori) e le terre rare (un gruppo di elementi chimici con svariati usi).
Anche il governo italiano ha cominciato a muoversi di conseguenza e nei mesi scorsi ha avviato un tavolo di lavoro con gli esperti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Secondo il ministero delle Imprese, nel sottosuolo italiano sarebbero presenti almeno 15 delle 34 materie prime critiche.

Italia in quarta posizione europea per morti di inquinamento

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Italia cartellino rosso per qualità dell’aria, con numeri da pandemia: sono stati 70.000 i decessi evitabili per inquinamento nel 2020.

A lanciare l’allarme, sulla base del nuovo rapporto qualità dell’aria dell’Agenzia europea per l’ambiente, è la Società italiana di medicina ambientale (Sima). Se, da un lato, si conferma il trend di costante riduzione delle concentrazioni medie annuali di polveri sottili e delle morti premature, dall’altro i livelli di Pm 2.5 rimangono al di sopra dei limiti sanitari stabiliti dall’Oms nelle Linee guida 2021 per la qualità dell’aria e l’Italia resta ai vertici della classifica, spiega Alessandro Miani, presidente Sima.

Tax Freedom Day 2022, dal 7 giugno l’Italia in liberazione fiscale.

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Tax Freedom Day: il giorno di liberazione dalle tasse è arrivato!

Dal 7 giugno 2022 è scattato il Tax Freedom Day, ovvero il primo giorno dell’anno in cui i lavoratori italiani, dopo aver “concluso” il versamento di tasse e contributi previdenziali allo stato il 6 giugno, metteranno nelle proprie tasche ogni successivo ricavo. La Cgia di Mestre ha elaborato un calcolo teorico, mirato a dimostrare l’eccessivo peso fiscale che grava sugli italiani, ed al fatto che, il mese di giugno si profili un vero e proprio ingorgo fiscale: infatti i contribuenti italiani dovranno assolvere ben 141 scadenze fiscali e di queste, ben 122 porteranno a metter mano al portafoglio.

Giro d'Italia: alcune curiosità sulle tappe Rosa

É il 26enne Australiano Jai Hindely il vincitore del giro d’italia partito da Budapest il 6 maggio è terminato ieri con l’ultima tappa nella città di Verona. Hindely è il primo ciclista australiano ad aggiudicarsi la maglia rosa, dietro di lui si posizionano l’ecuadoriano Richard Carapz e lo spagnolo Mikel Landa. La ventunesima ed ultima tappa, la crono di Verona, la vince l’italiano Matteo Sobrero con un tempo di 22 minuti e 24 secondi.