Il 16 Ottobre, il Governo ha approvato e presentato il disegno di legge di bilancio per il 2024, che include una serie di misure cruciali. Tra queste, spiccano gli asili nido gratuiti per i figli successivi al primo, esoneri contributivi e incentivi per favorire le assunzioni di donne con figli, nonché un congedo parentale con un mese di indennizzo al 60%. La bozza di legge sarà inviata a Bruxelles per l’approvazione e alle Camere per la successiva discussione. Un particolare rilievo è stato dato dalla premier Meloni a tali aspetti, enfatizzando con forza come la lotta all’inverno demografico non debba necessariamente comportare per le donne la rinuncia alla loro carriera lavorativa.
Il recente decreto legge Caivano, con misure volte a contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile, ha sollevato un’importante questione: il parental control.
Questa forma di supervisione digitale da parte dei genitori sui contenuti consumati dai loro figli è stata discussa dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, che ha dichiarato: “Stiamo lavorando per garantire che, in futuro, il parental control sia disponibile gratuitamente su tutti i dispositivi, con un’icona facilmente riconoscibile. Stiamo dando tempo ai produttori per implementarlo”.
Scopriamo assieme cosa significhi il parental control e come possa contribuire alla sicurezza digitale dei tuoi figli.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti riferisce al Foglio la proposta a cui starebbe pensando il governo per contrastare la denatalità.
Un’idea tanto dirompente quanto vaga, al momento. «Presentare entro l’anno un bonus famiglie modello “110 per cento” pensato per i genitori con figli: i nuclei familiari composti da due figli non pagheranno le tasse», è il cuore del proposito riportato di Giorgetti, secondo il quale l’esecutivo è chiamato a fare «una proposta politica per il futuro che parta da quella che è la nostra crisi più profonda». Ma in cosa consisterebbe l’idea del governo?
Quest’anno la dichiarazione andrà presentata entro il 2 ottobre 2023 in quanto il 30 settembre cadrà di sabato. Tra le tante novità si rileva quella per le detrazioni dei figli a carico.
Ricordiamo che, in linea generale, le detrazioni per carichi di famiglia variano in base al reddito, quindi chi presta l’assistenza fiscale dovrà calcolare l’ammontare delle detrazioni effettivamente spettanti tenendo conto di quanto previsto dall’art. 12 del TUIR.
In particolare, a seconda della situazione reddituale del contribuente le detrazioni per carichi di famiglia possono: