Fenomeno Dell'aquaplaning Auto

Fenomeno dell'aquaplaning: cos’è e quando si verifica

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L’aquaplaning è un fenomeno complesso che può portare alla perdita di controllo del veicolo e situazioni potenzialmente pericolose sulla strada. Il termine stesso, “aquaplaning”, si origina dalla fusione di “acqua” e “slittamento”, descrivendo accuratamente l’evento in cui il veicolo perde aderenza sull’asfalto a causa della presenza di acqua.

In cosa consiste il fenomeno dell’aquaplaning

Quando il tempo è asciutto, l’aderenza del veicolo è garantita dal contatto diretto degli pneumatici con l’asfalto. Tuttavia, durante la pioggia, la dinamica cambia radicalmente. Gli pneumatici, quando si trovano a confrontarsi con uno strato d’acqua sull’asfalto, generano un’onda davanti a loro, analogamente allo scafo di una barca che sposta l’acqua ai lati. È interessante notare che a velocità moderate, comprese tra i 60 e gli 80 km/h, un singolo pneumatico può espellere fino a 30 litri d’acqua al secondo, mantenendo al contempo il contatto con l’asfalto. L’aquaplaning si verifica quando l’acqua si accumula più velocemente di quanto lo pneumatico possa spostarla. Fondamentalmente, questo fenomeno comporta la creazione di uno strato d’acqua tra l’asfalto e la ruota, facendo perdere l’aderenza al veicolo e, di conseguenza, sollevandolo letteralmente da terra. Tuttavia, durante la guida su superfici bagnate, molteplici variabili possono contribuire al verificarsi dell’aquaplaning. Questo fenomeno può essere scatenato dalla velocità del veicolo, dall’usura del battistrada degli pneumatici, dalla pressione di gonfiaggio degli stessi, o da una combinazione di questi fattori. Vediamoli ora nel dettaglio.