Attualmente, è possibile usufruire dell’ecobonus al 50% e al 65% per vari interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti. Questi lavori includono la sostituzione delle finestre, l’installazione di schermature solari, l’implementazione di impianti di climatizzazione invernale, l’installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, l’utilizzo di generatori d’aria calda a condensazione e l’adozione di pompe di calore. Queste agevolazioni sono disponibili fino al 31 dicembre 2024. L’ecobonus consente di detrarre dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) o dall’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) le spese sostenute per tali interventi, contribuendo così a incentivare l’adozione di soluzioni che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici preesistenti. Queste misure rientrano tra i vari bonus casa pensati per promuovere il progresso in termini di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale degli immobili.
Per poter beneficiare della detrazione fiscale le zanzariere dovranno rispettare alcuni requisiti, vediamoli di seguito:
Potranno essere installate su immobili di qualsiasi categoria catastale, a patto che siano già esistenti e regolarmente accatastati ed in regola con il pagamento di tributi. La detrazione non potrà essere richiesta dunque per gli immobili in costruzione.
Per installare le zanzariere non è necessario alcun tipo di permesso, nel caso però di un affittuario che desidera installare le zanzariere nell’abitazione in cui è in affitto, dovrà ottenere il permesso dal proprietario dell’immobile.
Per beneficiare del Bonus zanzariere 2023 non sarà necessario rientrare in determinati limiti di reddito, si può richiedere quindi senza ISEE.
É possibile ottenere le detrazioni di imposta per interventi finalizzati al recupero e/o restauro delle facciate esterne di edifici ubicati in determinate zone.
L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta del 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, e del 60% delle spese sostenute nel 2022. La detrazione riconosciuta potrà essere utilizzata in dichiarazione dei redditi, in 10 quote annuali di pari importo. Sarà altresì possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura, secondo le regole vigenti disciplinate dall’articolo 121 del decreto legge n. 34/2020. La Legge di Bilancio 2022, infatti, ha esteso questa detrazione fino al 31 dicembre 2022, con aliquota ridotta al 60 per cento.