Chi Può Richiederlo

Bonus ristrutturazione 2022: chi può richiederlo e quali lavori sono previsti

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Il Bonus Ristrutturazione 2022 è un incentivo per colore che effettuano lavori di tipo edilizio in un edificio abitativo. Si tratta di una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF destinata a chi effettua lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli.

Bonus ristrutturazione 2022: Cos’è?

Si tratta di una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF destinata a chi effettua lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro. Introdotto per la prima volta dall’art. 16-bis del DPR 917 del 1986 nel tempo il bonus ristrutturazioni è stato potenziato con il DL giugno 2013, n63. Grazie al Decreto Rilancio è stata introdotta la possibilità di optare, in alternativa alla detrazione, per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Nella manovra finanziaria 2021 è stato innalzato al 50% e con la Legge di Bilancio 2022 il bonus è stato esteso fino al 31 dicembre 2024 e confermato alle stesse condizioni. Dal 2022, per contrastare le frodi, vengono introdotti nuovi adempimenti relativi alla cessione del credito e lo sconto in fattura. Operativamente dal 1° gennaio 2022 i contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50% le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un importo di spesa massimo di 96.000 euro. Il nuovo bonus ristrutturazione rientra dunque, tra i bonus casa 2022.

Bonus verde 2022: chi può richiederlo e come si può richiedere

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Il Bonus Verde è una detrazione Irpef per la sistemazione di terrazzi e giardini, con la messa a dimora di alberi e piante.

Bonus verde 2022: Le spese agevolabili

I contribuenti potranno detrarre il 36% delle spese documentate relative al verde, fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro per ogni unità immobiliare (che significa una detrazione totale di 1.800 euro). Le spese agevolabili per beneficiare delle detrazioni sono quelle dedicate a:

Bonus asilo nido: chi può richiederlo e come

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Bonus asilo nido: Cos’è?

Nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, l’articolo1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha disposto che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo € 1.000, per il sostentamento delle rette di frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati e forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di 3 anni affetti da gravi patologie croniche. L’articolo 1, comma 343, legge 27 dicembre 2019 n. 160, ha elevato l’importo del buono fino a un massimo di 3.000 euro sulla base dell’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione. Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore. Le istruzioni per la presentazione delle domande per l’anno 2022, sono contenute nella circolare INPS 14 febbraio 2020, n. 27. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei requisiti richiesti.

Aiuto alle famiglie con l'assegno unico e universale: chi può richiederlo e come

Cos’è l’assegno unico e universale?

L’assegno unico e universale è un aiuto economico per le famiglie che hanno figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del 21 anno di età, senza limiti di età invece per i figli disabili.

Definizione di assegno unico e universale

Viene definito universale in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico. Invece, viene definito unico perchè assorbe (dal mese di marzo) le altre misure a sostegno della famiglia, come il bonus premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani), l’assegno di natalità (bonus bebè), l’assegno al nucleo familiare con almeno tre figli, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. Resta invece valido il bonus asilo nido.