I prezzi del carburante tornano a crescere nonostante le misure adottate dal governo per arginare l’impennata dei costi al distributore. Secondo i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, la media nazionale per la benzina in modalità self service è arrivata a quota 1,9 euro al litro, mentre al servito si superano i 2 euro.
A fine marzo è stato emanato un provvedimento relativo al contenimento dei costi del carburante con il congelamento delle accise, rinnovato poi di volta in volta sino all’ultima scadenza dell’8 luglio. Il provvedimento prevede uno sconto di 25 centesimi sulle imposte che gravano su benzina e gasolio, e di 8,5 centesimi sul GPL. Il motivo principale che causa l’aumento dei prezzi alle stazioni di servizio è la quotazione del greggio in continua salita: in questi giorni sul WTI sono arrivati a 116,1 dollari, mentre quelli sul Brent crescono a 120,48 dollari.