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Dopo oltre cinque anni dalla sua introduzione, il bonus sociale rifiuti si avvicina finalmente all’attivazione. Questa agevolazione, prevista dal decreto fiscale del 2019, consiste in una riduzione del 25% sulla Tari o sulla tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Il recente Dpcm del 21 gennaio, ora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 28 marzo, definisce i principi e i criteri per l’attuazione della misura, demandando all’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) la definizione delle modalità applicative.
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Il bonus TARI è una misura agevolativa che potrebbe essere confermata anche per il 2024, offrendo una riduzione del pagamento della tassa sui rifiuti per coloro che soddisfano specifici requisiti di reddito. Questa iniziativa è stata introdotta nel 2020, ma il decreto attuativo contenente le linee guida per l’accesso non è ancora stato emesso. Si ricorda che, in alternativa al bonus TARI 2024, è possibile richiedere la rateizzazione del pagamento della tassa. In alcuni casi, è anche possibile ottenere l’esenzione totale da questa imposta, senza la necessità di presentare domande online. Tale esenzione viene concessa automaticamente ai cittadini che hanno un ISEE inferiore a 9.530 euro o inferiore a 20.000 euro con almeno 4 figli a carico.