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Aumenti dei pedaggi per il 2024

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A partire dal 1° gennaio 2024, chiunque sia in procinto di pagare il pedaggio autostradale, potrebbe aver già notato un aumento del 2,3% nei costi di transito ai caselli autostradali.

La nota della Presidenza del Consiglio

“Durante il periodo di attesa per gli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono state incrementate del 2,3%, in linea con l’indice d’inflazione (NADEF) per l’anno 2024. Eventuali adeguamenti rispetto a tali aumenti tariffari, in difetto o in eccesso, verranno definiti con l’aggiornamento dei PEF (Piani Economico-Finanziari)”. L’aumento dei costi del pedaggio autostradale tiene in considerazione l’attuazione degli investimenti programmati e altri parametri, con percentuali variabili a seconda della concessionaria responsabile della gestione della rete autostradale.

Assegno Unico: aumenti per il 2024

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Dal marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico universale destinato alle famiglie con figli, raggiungendo nel 2023 circa 5,5 milioni di nuclei familiari. A partire da gennaio, è previsto un nuovo aumento del 5,4% in risposta alla rivalutazione ISTAT. È importante ricordare che questo nuovo strumento di sostegno per le famiglie è stato introdotto con il decreto legislativo 230 del 2021 e successivamente potenziato con la legge di bilancio 2023 (legge 197 del 2022 - QUI IL TESTO). Le risorse finanziarie a disposizione sono state incrementate significativamente:

Statali: aumento di stipendio da Dicembre

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I dipendenti pubblici vedranno un incremento consistente nelle loro buste paga durante il periodo natalizio. Il cedolino salariale includerà una voce specifica che chiaramente indicherà l’importo derivante dall’anticipo del rinnovo del contratto, il quale sarà erogato tra il 15 e il 18 dicembre 2023. Di seguito, sono fornite tutte le informazioni dettagliate riguardo a questa misura.

La misura

La misura è stata introdotta attraverso il Decreto Anticipi, attualmente oggetto di discussione al Senato della Repubblica. Questa iniziativa è stata finanziata con un importo complessivo di 2 miliardi di euro e avrà un impatto su oltre 2,5 milioni di dipendenti pubblici. Fondamentalmente, il decreto prevede l’erogazione anticipata dell’indennità di vacanza contrattuale con un adeguato incremento. Inizialmente programmato per essere erogato ai dipendenti della Pubblica Amministrazione a partire da gennaio 2024, l’importo sarebbe stato distribuito in quote mensili.

Aumento storico dei prezzi dei carburanti

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La benzina supera quota 1,88 euro al litro, il Codacons lancia l’allarme “stangata” per gli spostamenti estivi

In un nuovo giro di rialzi senza precedenti, i prezzi dei carburanti in Italia hanno raggiunto livelli allarmanti per gli automobilisti. Secondo i dati diffusi oggi da Staffetta quotidiana, la benzina self-service ha superato quota 1,88 euro al litro, raggiungendo il livello massimo degli ultimi dodici mesi.
Anche il gasolio ha segnato un significativo aumento, arrivando a 1,73 euro al litro, toccando così il picco massimo registrato dallo scorso aprile.
Le principali compagnie petrolifere, come Eni e Q8, hanno contribuito all’escalation dei prezzi, con Eni che ha aumentato i prezzi consigliati di benzina e gasolio di due centesimi al litro, mentre Q8 ha registrato un rialzo di un centesimo al litro.
Un altro dato preoccupante riguarda i costi della benzina in autostrada, dove il prezzo al servito ha raggiunto la cifra record di 2,2 euro al litro.
Questo aumento vertiginoso sta mettendo a dura prova gli automobilisti italiani che hanno deciso di trascorrere le vacanze estive raggiungendo le località di villeggiatura in automobile.

Caro benzina Giugno: di nuovo in aumento i prezzi del carburante

Stavi programmando delle ferie in auto? Dai prima un’occhiata all’aumento del prezzo del carburante!

I prezzi del carburante tornano a crescere nonostante le misure adottate dal governo per arginare l’impennata dei costi al distributore. Secondo i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, la media nazionale per la benzina in modalità self service è arrivata a quota 1,9 euro al litro, mentre al servito si superano i 2 euro.

Ma perchè la benzina continua ad aumentare?

A fine marzo è stato emanato un provvedimento relativo al contenimento dei costi del carburante con il congelamento delle accise, rinnovato poi di volta in volta sino all’ultima scadenza dell’8 luglio. Il provvedimento prevede uno sconto di 25 centesimi sulle imposte che gravano su benzina e gasolio, e di 8,5 centesimi sul GPL. Il motivo principale che causa l’aumento dei prezzi alle stazioni di servizio è la quotazione del greggio in continua salita: in questi giorni sul WTI sono arrivati a 116,1 dollari, mentre quelli sul Brent crescono a 120,48 dollari.