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Assegno di inclusione: benzina, bollo, RCA, cosa posso comprare?

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Il 18 dicembre 2023 è iniziato il processo per richiedere l’Assegno di Inclusione (ADI), un sostegno introdotto dal Governo insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro, che sostituirà il Reddito di Cittadinanza. L’ADI è entrato ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2024 ed è destinato a nuclei familiari che soddisfano specifici requisiti. Consiste nell’erogazione di un beneficio economico fino a 6.000 euro all’anno, con la possibilità di salire a 7.560 euro in determinati casi. Tuttavia, è importante comprendere quali beni di consumo e servizi possono essere acquistati con i fondi dell’Assegno di Inclusione. La spesa è limitata a determinati articoli, e occorre verificare se sono inclusi costi come la benzina e i carburanti in generale, il bollo auto e l’assicurazione RCA obbligatoria. Questi ultimi rappresentano spese necessarie per chi possiede un veicolo.

Assegno di inclusione pagato a più persone in famiglia: come fare e quanto spetta

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Con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione, si apre la possibilità per ogni membro del nucleo, purché rientri nei parametri di scala di equivalenza, di ottenere la propria carta acquisti con l’importo del sostegno accreditato. Questa opportunità segue la stessa logica già adottata per il Reddito di Cittadinanza, dopo l’approvazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicato il 20 luglio 2021. Con tale decreto, è stata rivista la procedura iniziale che prevedeva l’assegnazione di una sola carta per famiglia, di uso esclusivo del richiedente. In fase di richiesta dell’Assegno di Inclusione, il richiedente ha la facoltà di indicare il numero di carte da assegnare ai singoli membri del nucleo familiare. Questa flessibilità consente una maggiore personalizzazione nell’assegnazione delle risorse. È importante sottolineare che la comunicazione riguardante il numero di carte può anche essere fornita successivamente, anche da un membro del nucleo diverso dal richiedente.

Assegno di inclusione: domande dal 18 dicembre

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L’Assegno di Inclusione, misura introdotta dal decreto legge 48/2023 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza a partire dal 2024, è già disponibile per le famiglie con membri “fragili” (anziani, minori, disabili) a partire dal 18 dicembre, nonostante il suo effettivo ingresso in vigore sia previsto per gennaio 2024.

Come funziona

L’Assegno di Disabilità e Inclusione (ADI) rappresenta un sostegno economico dedicato esclusivamente alle famiglie con membri fragili o svantaggiati, quali minori, anziani oltre i sessant’anni e persone con disabilità. Secondo le stime dell’INPS, circa 737.400 nuclei familiari sono idonei a ricevere tale beneficio, suddivisi in:

Assegno Unico: aumenti per il 2024

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Dal marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico universale destinato alle famiglie con figli, raggiungendo nel 2023 circa 5,5 milioni di nuclei familiari. A partire da gennaio, è previsto un nuovo aumento del 5,4% in risposta alla rivalutazione ISTAT. È importante ricordare che questo nuovo strumento di sostegno per le famiglie è stato introdotto con il decreto legislativo 230 del 2021 e successivamente potenziato con la legge di bilancio 2023 (legge 197 del 2022 - QUI IL TESTO). Le risorse finanziarie a disposizione sono state incrementate significativamente:

BONUS DEDICATI AI LAVORATORI: Part-time e partita iva

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Sono usciti due bonus dedicati a due categorie di lavoratori: il bonus per i lavoratori part-time ed il bonus per i lavoratori possessori di partita iva. Vediamo i dettagli.

BONUS PARTITA IVA

Il Bonus Partita IVA, noto anche come Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), è stato concepito come una sorta di cassa integrazione destinata alle partite IVA iscritte alla Gestione Separata dell’INPS che svolgono abitualmente attività di lavoro autonomo. Secondo quanto riportato dal Corriere, questo beneficio dell’INPS per le partite IVA varia da un importo minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro, a seconda della situazione del lavoratore autonomo che ne fa richiesta.

Trovare l’auto danneggiata in un parcheggio: cosa fare?

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È possibile vivere l’amara sorpresa di trovare la propria auto danneggiata mentre è parcheggiata, che sia in un’area custodita, un parcheggio condominiale o pubblico, o semplicemente sulla strada. Al ritorno, ci si rende conto che la carrozzeria presenta evidenti danni. Nel tentativo di individuare il responsabile, si cerca se qualcuno ha lasciato un biglietto per essere contattato e avviare la procedura di risarcimento, ma purtroppo non si trova nulla. Il danno risulta essere stato causato da ignoti, creando così un problema evidente da affrontare.

Assegno Unico: novità dal 2024 per famiglie numerose e figli impegnati nello studio

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Il sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ha recentemente confermato l’intenzione di destinare un pacchetto da un miliardo di euro alle famiglie nella prossima Manovra. In una nota, Bitonci ha affermato che la prossima manovra di bilancio prevede il potenziamento degli aiuti alla genitorialità, con l’obiettivo di contrastare il minimo storico di nascite registrato nel 2022. Ha sottolineato l’importanza della leva fiscale per invertire questa tendenza e ha annunciato l’intenzione di rafforzare l’assegno unico e ridurre la tassazione sui nuclei familiari. Tra le misure previste, Bitonci ha menzionato la possibilità di reintrodurre le detrazioni per figli a carico.

Assegno unico 2024: quali potrebbero essere le novità

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Dal 2024, ci saranno alcune novità significative per l’assegno unico, come stabilito nel Decreto Legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021. In particolare, l’importo mensile dell’assegno sarà aggiornato periodicamente per tener conto dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita. Per le famiglie che attualmente ricevono l’assegno, ciò comporterà un adeguamento dell’importo mensile in base alle fluttuazioni dei prezzi. Attualmente, l’assegno varia da un minimo di 54 euro al mese a un massimo di 189,20 euro per ciascun figlio. Ipotesi realistiche indicano che, considerando l’attuale tasso medio di inflazione del 5,4%, l’importo massimo potrebbe aumentare di circa dieci euro, raggiungendo un massimo di 199 euro. È importante notare che questi valori sono solo stime approssimative e l’effettivo importo potrebbe differire leggermente. Tuttavia, è probabile che le famiglie beneficiarie vedranno un adeguamento dell’assegno in linea con queste considerazioni.

Assegno Unico 2023: Nuove Regole e Correzioni ISEE

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Nuove Direttive per l’Assegno Unico: Rettifiche e Novità a Partire da Settembre 2023

Le recenti disposizioni dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) delineano importanti aggiornamenti riguardo all’assegno unico, un sostegno economico fondamentale per le famiglie italiane. Con l’entrata in vigore a settembre 2023, l’assegno unico sarà calcolato in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare.
Tuttavia, il messaggio 2856 dell'1 agosto 2023 chiarisce che vi saranno nuove modalità di correzione per le attestazioni ISEE non conformi e regolamenta le opzioni di rettifica e la gestione dei casi con omissioni o difformità.