Non serve piacere a tutti. Serve distinguersi

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Nel mondo del lavoro autonomo, uno degli errori più comuni è cercare di piacere a tutti. Offrire servizi per chiunque, comunicare in modo generico, cercare di non scontentare nessuno. Ma la verità è questa: chi cerca di piacere a tutti… finisce per non colpire nessuno.

1. Le persone scelgono chi percepiscono come unico

Il mercato non premia chi è bravo. Premia chi è chiaro. Chi sa spiegare esattamente cosa fa, per chi lo fa, e cosa lo rende diverso dagli altri. Il tuo valore non sta solo nella qualità tecnica, ma nella tua unicità comunicata bene.

2. Essere trasversali non è strategico

Chiunque può offrire servizi simili ai tuoi. Ma nessuno ha la tua storia, la tua sensibilità, il tuo linguaggio. È lì che si crea il posizionamento. E se non lo scegli tu, lo sceglierà il caso… o peggio, il cliente sbagliato.

3. La paura di escludere blocca la crescita

Spesso non ci si posiziona per paura di perdere clienti. Ma chiunque può trovarti ‘ok’. Tu vuoi farti dire: ‘è esattamente quello che cercavo’. Per riuscirci, devi avere il coraggio di non essere per tutti.

4. Comunica in modo verticale

Smetti di dire ‘aiuto le persone a stare meglio’. Inizia a dire ‘aiuto le donne freelance a costruire un piano fiscale intuitivo e sostenibile’. Questo è linguaggio che converte. Perché parla a qualcuno in particolare.

5. Non è arroganza. È identità

Distinguerti non significa sentirti superiore. Significa sapere chi sei, e avere il coraggio di mostrarti. E sai una cosa? È proprio così che inizi ad attirare le persone giuste.

Conclusione: Smetti di voler piacere a tutti. Comincia a piacere davvero a chi è fatto per te. È questo il primo passo per creare un business stabile, autentico e riconoscibile.

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Scritto dal Gruppo OverForm Group s.a.s