Cellulare alla guida: norme e sanzioni

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Per anni, le forze dell’ordine hanno richiesto norme più rigorose e sanzioni più severe per chi utilizza il cellulare alla guida, ma finora non ci sono stati cambiamenti significativi. Tuttavia, il disegno di legge di riforma del Codice della Strada, recentemente approvato dalla Camera e ora in esame al Senato, introdurrà delle modifiche. Queste includono la possibilità di sospendere la patente già alla prima infrazione, a determinate condizioni.

Normative vigenti

Attualmente, l’articolo 173, comma 2, del Codice della Strada stabilisce che è vietato per il conducente utilizzare durante la guida apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi simili che richiedano anche solo temporaneamente di staccare le mani dal volante, o usare cuffie sonore. Questa norma non si applica ai conducenti di veicoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia. Inoltre, il comma prevede che è consentito l’uso di dispositivi a viva voce o con auricolari, purché il conducente mantenga una capacità uditiva adeguata in entrambe le orecchie e tali dispositivi non richiedano l’uso delle mani per il loro funzionamento. In pratica, durante la guida, l’uso di smartphone e dispositivi analoghi è permesso solo se non richiede di staccare neanche una mano dal volante. Questo può essere fatto utilizzando modalità viva voce o auricolari, mantenendo il volume a un livello che non comprometta la capacità uditiva del conducente, come specificato dalla circolare del Ministero dell’Interno del 28 dicembre 2021.

Sanzioni

Attualmente, chi viola il divieto di usare il cellulare alla guida, staccando anche solo temporaneamente una mano dal volante, è soggetto a una sanzione amministrativa che comporta una multa da 165 a 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva entro due anni dalla prima infrazione, è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi (art. 173, comma 3-bis, del Codice della Strada). Con l’approvazione del disegno di legge di riforma del Codice della Strada, recentemente passato alla Camera e ora in esame al Senato, sono previste significative modifiche alle sanzioni. Queste modifiche mirano a rendere più deterrenti le pene per le violazioni che causano più incidenti o che hanno conseguenze gravi per la sicurezza stradale, tra cui l’uso del cellulare alla guida. Con l’entrata in vigore della nuova legge, chi verrà sorpreso a utilizzare durante la guida dispositivi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e simili, che richiedano di staccare le mani dal volante, dovrà pagare una multa aumentata, compresa tra 250 e 1.000 euro, e subirà la decurtazione di 5 punti dalla patente. Inoltre, già dalla prima infrazione, scatterà la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Se la recidiva avverrà entro due anni, la multa sarà compresa tra 350 e 1.400 euro, la sospensione della patente sarà da 1 a 3 mesi, e i punti sottratti saranno 10. Un’importante novità del nuovo Codice della Strada 2024 è l’introduzione della ‘sospensione breve della patente’, che sarà applicata automaticamente senza necessità di ordinanza del Prefetto, a condizione che il trasgressore abbia un punteggio sulla patente inferiore a 20 punti a causa di precedenti decurtazioni.

Questa sospensione breve seguirà il seguente schema:

  • 7 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 10 a 19 punti;
  • 15 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 1 a 9 punti.

Se l’uso del cellulare alla guida causa un incidente, anche se non coinvolge altre persone o veicoli, i giorni di sospensione della patente saranno raddoppiati:

  • 14 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 10 a 19 punti;
  • 30 giorni per chi ha un punteggio sulla patente da 1 a 9 punti.

Va sottolineato che queste nuove sanzioni non sono ancora in vigore. Trattandosi di un disegno di legge, il testo deve ancora essere approvato dal Senato e, se modificato, tornare alla Camera. La sua approvazione definitiva è quindi attesa nei prossimi mesi.

Sentenze della Corte di Cassazione

Secondo la sentenza n. 10840/2019, per sanzionare un conducente sorpreso a maneggiare il cellulare alla guida, non è necessaria la contestazione immediata. La multa può essere notificata al domicilio del trasgressore entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione (o 360 giorni se il trasgressore risiede all’estero), e ci sono pochi margini per farla annullare. La Corte di Cassazione ha infatti confermato la legittimità della procedura di contestazione differita per l’uso improprio dello smartphone durante la guida. Con la sentenza n. 23331/2020, la Corte di Cassazione ha chiarito che la multa per l’uso del cellulare alla guida è valida anche se l’automobilista viene colto con lo smartphone in mano mentre è fermo al semaforo. Infatti, anche quando il veicolo è momentaneamente arrestato per esigenze del traffico, come davanti a un semaforo rosso, il divieto di utilizzo di apparecchi elettronici rimane in vigore. Sarebbe infatti irragionevole pensare che un automobilista, mentre si appresta a impegnare un incrocio dove è necessario liberare l’area il più rapidamente possibile con la massima attenzione, possa tranquillamente usare un telefonino solo perché il veicolo è temporaneamente fermo.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)