Bonus condizionatori 2024: come ottenerlo

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Non importa che le temperature siano improvvisamente crollate, sappiamo bene che presto torneranno ad aumentare e ci ritroveremo a fronteggiare rapidamente il caldo. Con l’arrivo di maggio, l’estate è imminente e torna quindi di grande importanza la questione della climatizzazione. La discussione sulla climatizzazione torna in primo piano anche quest’anno, soprattutto perché è stato confermato l’incentivo per l’acquisto di nuovi condizionatori. Questo bonus si traduce in una detrazione fiscale e viene applicato all’acquisto di modelli a pompa di calore che offrono sia funzioni di raffreddamento che di riscaldamento. È importante notare che questo incentivo non è un vantaggio separato, ma si collega ad altri quattro bonus differenti: ristrutturazione, mobili, Ecobonus e Superbonus.

A chi spetta

Grazie al bonus condizionatori, le spese sostenute per l’installazione di un nuovo impianto possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Questo beneficio è accessibile ai proprietari, nudi proprietari, usufruttuari, locatari e comodatari dell’immobile dove vengono installati i condizionatori. Inoltre, i familiari conviventi o i conviventi di fatto che contribuiscono alla spesa e sono intestatari delle fatture possono usufruire delle agevolazioni. Nel caso in cui l’immobile venga venduto prima che il bonus sia completamente utilizzato, il vecchio proprietario può accordarsi con il nuovo proprietario per mantenere o cedere il diritto a detrarre le quote residue del bonus. Questa decisione deve essere formalizzata nell’atto d’acquisto.

Come ottenere il bonus

Il termine “bonus” non rappresenta un beneficio fiscale autonomo, ma si riferisce alla detrazione fiscale ottenibile all’interno del contesto dei bonus edilizi. Questo incentivo consente uno sconto che varia dal 50% al 65% o 70% della spesa sostenuta, a seconda del tipo di bonus utilizzato. Ci sono quattro modalità per ottenere questo vantaggio: attraverso il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili, l’Ecobonus o il Superbonus. Se si opta per il Bonus Ristrutturazioni per il cambio dei condizionatori, l’incentivo si applica all’acquisto effettuato nell’ambito di lavori edilizi nell’abitazione o nelle parti comuni degli immobili residenziali. La detrazione fiscale, in questo caso, corrisponde al 50% del prezzo di acquisto. Con il Bonus Mobili, il condizionatore può essere detraibile al 50% della spesa, fino a un massimo di 5.000 euro per il 2024. A differenza del Bonus Ristrutturazioni, questa agevolazione è valida anche per nuove installazioni, non solo per sostituzioni. Per ottenere una detrazione fiscale del 65%, l’acquisto del condizionatore non deve essere legato a lavori di ristrutturazione, ma rientra invece negli interventi di risparmio energetico con l’Ecobonus. In questo caso, è necessario acquistare un climatizzatore con pompa di calore ad alta efficienza energetica, capace di fornire sia raffreddamento estivo che riscaldamento invernale. Anche se l’acquisto del condizionatore non è specificamente contemplato nel Superbonus, è possibile includerlo all’interno di questo incentivo. Si può infatti usufruire di una detrazione fiscale del 70% nel 2024 anche solo per la sostituzione dell’impianto di condizionamento, a condizione che venga realizzato insieme ad altri interventi specifici. Questi includono l’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali o la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione. In sostanza, i lavori devono portare al miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o al raggiungimento della classe energetica più alta, documentato tramite l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)