Direttiva case green: cosa cambia per le auto
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La recentemente approvata Direttiva case green, ufficialmente denominata Direttiva sulla prestazione energetica degli immobili (EPBD - Energy Performance of Buildings Directive), ha ottenuto il parere favorevole dell’Ecofin, nonostante il voto contrario dell’Italia e dell’Ungheria. Questa direttiva, che si avvicina sempre di più alla sua attuazione, mira principalmente a ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas nocivi provenienti da edifici residenziali e commerciali entro il 2035. Il suo obiettivo finale è quello di garantire che gli immobili non producano più emissioni inquinanti entro il 2050. Tra le disposizioni principali della nuova normativa vi sono anche obblighi riguardanti l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Questa misura mira a promuovere l’adozione di veicoli a zero emissioni e a incentivare l’infrastruttura necessaria per sostenere la mobilità elettrica.
Cosa prevede la direttiva
La Direttiva case green stabilisce una differenziazione nel trattamento degli edifici residenziali e non residenziali. Per i primi, ogni Stato membro dell’UE deve impegnarsi a ridurre complessivamente il consumo energetico del 16% entro il 2030 e almeno del 20% entro il 2035. Questo risparmio energetico deve derivare principalmente dalla diminuzione del consumo di energia di almeno il 43% delle case con prestazioni energetiche peggiori (classi F e G). Per gli edifici non residenziali, la direttiva prevede che entro il 2030 venga ristrutturato il 16% di essi e entro il 2033 il 26%. Per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione, sia residenziali che non residenziali, devono essere a emissioni zero a partire dal 1° gennaio 2028 per gli edifici di proprietà pubblica e dal 1° gennaio 2030 per quelli privati. È importante sottolineare che la Direttiva case green non impone obblighi diretti ai singoli proprietari di case, né vincola i governi ad adottare misure specifiche. Ogni Stato membro avrà la libertà di definire le politiche necessarie per raggiungere gli obiettivi. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, e i Paesi avranno due anni di tempo per recepirla e presentare un piano di riduzione delle emissioni.
Novità per le auto negli edifici non residenziali
La Direttiva case green dell’UE pone un’enfasi significativa sulla promozione dei veicoli elettrici, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. Gli edifici sono considerati fondamentali per fornire le infrastrutture necessarie alla mobilità verde, inclusa la ricarica dei veicoli elettrici e delle e-bike. Di seguito sono riportate le disposizioni per le infrastrutture di ricarica negli edifici non residenziali, come uffici e attività commerciali:
Per gli edifici non residenziali di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni significative con più di cinque posti auto, gli Stati membri devono:
- Installare almeno un punto di ricarica ogni cinque posti auto.
- Prevedere il pre-cablaggio per almeno il 50% dei posti auto e canalizzazioni per i restanti posti auto, al fine di consentire l’installazione successiva di punti di ricarica per veicoli elettrici, e-bike e altri veicoli della categoria L.
- Fornire posti bici che rappresentino almeno il 15% della media o il 10% della capacità totale di utenza dell’edificio, considerando anche lo spazio necessario per biciclette di dimensioni non standard.
Tutti i posti auto/bici devono essere situati all’interno o adiacenti all’edificio.
Per gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto, gli Stati membri devono, entro il 1° gennaio 2027:
- Installare almeno un punto di ricarica ogni dieci posti auto o prevedere il pre-cablaggio per almeno il 50% dei posti auto per consentire l’installazione successiva di punti di ricarica per veicoli elettrici.
- Fornire posti bici come descritto in precedenza.
Per gli edifici occupati da enti pubblici o di proprietà di questi ultimi, gli Stati membri devono, entro il 1° gennaio 2033, prevedere il pre-cablaggio per almeno il 50% dei posti auto.
È importante notare che queste disposizioni possono essere soggette a deroghe in base alla situazione specifica, e si consiglia di consultare l’articolo 14 della Direttiva per ulteriori dettagli.
Novità per le auto negli edifici residenziali
Per gli edifici residenziali, sia di nuova costruzione che sottoposti a ristrutturazioni importanti, con più di tre posti auto, gli Stati membri devono:
- Prevedere il pre-cablaggio per almeno il 50% dei posti auto e canalizzazioni per i restanti posti auto, al fine di consentire l’installazione successiva di punti di ricarica per veicoli elettrici, e-bike e altri veicoli della categoria L.
- Installare almeno due posti bici per unità immobiliare residenziale.
Per gli edifici residenziali di nuova costruzione con più di tre posti auto, gli Stati membri devono installare almeno un punto di ricarica.
Tutti i posti auto/bici devono essere situati all’interno o adiacenti all’edificio.
Anche per gli edifici residenziali, le disposizioni possono essere soggette a deroghe o adeguamenti, e si consiglia di consultare l’articolo 14 della Direttiva case green per ulteriori dettagli.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)