Spese universitarie: ecco come detrarle se si frequentano atenei privati e pubblici

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Il Governo ha annunciato buone notizie per gli studenti universitari, sia presso atenei statali che privati, nonché per coloro che frequentano università telematiche. È stata introdotta la possibilità di detrarre le spese universitarie dalla dichiarazione dei redditi, con varie modalità e importi che saranno descritti nel dettaglio di seguito. Le spese universitarie possono rappresentare un peso significativo per le famiglie, a seconda dell’istituzione scelta. Pertanto, il Governo ha destinato fondi per aiutare in questo senso, consentendo la detrazione di alcune spese sostenute per l’istruzione universitaria. Questa misura sottolinea l’importanza di facilitare l’accesso all’istruzione superiore.

La detrazione per le spese universitarie e tipologia di ateneo

Il Governo ha introdotto una detrazione del 19% su parte delle spese sostenute per le tasse di iscrizione ai corsi di laurea triennale e magistrale. Questa agevolazione riguarda sia gli atenei statali che quelli privati, sebbene con alcune differenze significative. Nei confronti degli atenei statali, tutte le spese universitarie sono interamente detraibili. Tuttavia, per le università private e non statali, le spese possono essere detratte solo fino a un limite massimo stabilito annualmente con un Decreto del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Per quanto riguarda i corsi universitari telematici, è importante notare che la detrazione prevista si applica solo se tali corsi sono riconosciuti con decreto dal MIUR. La Circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione per i corsi telematici segue le stesse regole degli istituti privati. In ogni caso, la detrazione massima dell’IRPEF del 19% può essere applicata solo fino agli importi massimi indicati nella tabella stabilita dal decreto ministeriale.

Quali corsi ne beneficiano

Le spese universitarie che possono beneficiare delle detrazioni fiscali includono:

  • Corsi universitari di specializzazione e di perfezionamento.
  • Corsi di dottorato di ricerca.
  • Master universitari.
  • Istituti Tecnici Superiori (ITS), che sono equiparati alle spese universitarie.
  • Corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e Istituti musicali pareggiati.

Inoltre, sono comprese le spese sostenute per i corsi di TFA (Tirocinio Formativo Attivo).

Come vengono detratte le spese universitarie

Le spese universitarie possono essere detratte sia dai genitori che le hanno sostenute, nel caso in cui il figlio o la figlia sia fiscalmente a loro carico e non abbia redditi superiori a 4.000 euro se ha meno di 24 anni, o 2.840,52 euro se ha 24 anni o più, sia dallo studente stesso. Per poter detrarre le spese universitarie, è importante che queste siano pagate tramite strumenti tracciabili come bonifici bancari o postali, carte di credito, carte prepagate o bancomat. È inoltre necessario conservare le ricevute di pagamento come prova delle spese sostenute. Le spese devono essere inserite nel modello 730/2024, nel Quadro E, nelle righe da E8 a E10. Questa detrazione rappresenta un valido e importante aiuto per le famiglie e gli studenti, quindi è consigliabile informarsi e rimanere sempre aggiornati sulle modalità e i requisiti per usufruire di questo beneficio fiscale.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)