Fine delle Procedure Semplificate per lo Smart Working

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Con la fine di marzo, scadono le procedure semplificate per il regime di lavoro agile, indirizzate ai lavoratori fragili e a coloro che hanno figli sotto i 14 anni. Ciò avviene in seguito al mancato recepimento degli emendamenti nel decreto Milleproroghe, che avrebbero potuto prorogare o rendere strutturale il lavoro agile per alcune categorie, sia del settore pubblico sia del privato. Di conseguenza, a partire da aprile, si torna agli accordi individuali.

Requisiti e Sanzioni per gli Accordi di Smart Working

A partire da aprile, è necessario stipulare accordi individuali sullo smart working che tutelino lavoratori e datori. In mancanza di tali accordi, i datori rischiano multe che possono variare dai 100 ai 500 euro. Gli accordi devono includere dettagli specifici sulla tipologia (a tempo determinato o indeterminato) e sulle modalità di lavoro sia in presenza che da remoto. Devono inoltre definire il luogo di svolgimento del lavoro remoto e le modalità di controllo degli strumenti da utilizzare.

Diritti e Obblighi Legati allo Smart Working

Gli accordi di smart working devono garantire il diritto alla disconnessione e rispettare le fasce orarie stabilite per garantire il corretto riposo e l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Il datore di lavoro deve comunicare l’inizio del lavoro in smart working tramite il portale Servizi Lavoro entro 5 giorni dall’inizio della prestazione. Inoltre, l’azienda è obbligata a conservare i documenti di accordo con i lavoratori in smart working per almeno 5 anni.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)