Approccio al Mercato dell'Energia Elettrica: Un Bivio Imminente
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Si avvicina la scadenza del mercato tutelato per l’energia elettrica, e per gli utenti domestici, esclusi quelli considerati vulnerabili, il 1° luglio segna un momento cruciale. Dovranno decidere se passare direttamente al mercato libero o entrare automaticamente in un sistema transitorio di tutele graduali per 36 mesi. Il dibattito su cosa convenga fare è acceso, poiché le implicazioni finanziarie possono essere significative.
Confronto delle Offerte e delle Tariffe: Analisi del Crc
Un’analisi condotta dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) mette a confronto le offerte dei 7 gestori vincitori delle aste dell’Acquirente unico per il Servizio a tutele graduali. Queste offerte, che rappresentano la maggioranza del mercato, promettono un risparmio stimato da Arera di circa 131 euro all’anno per utenza rispetto alle attuali tariffe del mercato tutelato. Tuttavia, il Crc evidenzia che gli utenti che scelgono il mercato libero con gli stessi gestori potrebbero trovarsi a pagare di più, fino a 1.776 euro annui in più rispetto alla bolletta media del Servizio a tutele graduali.
Tariffe nel Mercato Libero: Impatto sulle Finanze degli Utenti
Secondo l’analisi del Crc, le tariffe nel mercato libero per l’energia elettrica possono essere notevolmente più elevate. Chi attiva oggi un’offerta a prezzo variabile potrebbe spendere da un minimo di +162 euro annui rispetto alle tutele graduali a un massimo di +573 euro. E la situazione peggiora per chi opta per un contratto a prezzo fisso: in questo caso, la maggior spesa rispetto alla bolletta media del Servizio a tutele graduali andrà da un minimo di +204 euro a un massimo di +1.776 euro annui per utenza.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)