Oggi inizia la primavera: ecco alcune curiosità dell’equinozio

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Oggi, 20 marzo, alle 4:07 ora italiana (3:07 GMT), si è verificato l’equinozio di primavera del 2024, segnando l’inizio ufficiale della primavera nell’emisfero boreale. Questo evento astronomico è caratterizzato dal momento in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata, ed è il secondo dell’anno insieme all’equinozio d’autunno del 22 settembre prossimo. L’equinozio di primavera apre le porte alla bella stagione, portando con sé la promessa di giornate più lunghe e temperature più miti.

12 ore di buio e 12 ore di luce

Esattamente, durante gli equinozi come quello di primavera oggi, nessun emisfero terrestre è inclinato in modo predominante verso il Sole. Ciò significa che il Sole si trova esattamente sopra l’equatore, rendendo la durata del giorno e della notte approssimativamente uguale in tutte le regioni della Terra, con circa 12 ore di luce e 12 ore di buio. Tuttavia, dopo l’equinozio di primavera, l’emisfero boreale inizia a inclinarsi leggermente verso il Sole, portando a un aumento progressivo delle ore di luce durante il giorno e rendendo le giornate più lunghe. Questo processo si verifica gradualmente fino al solstizio d’estate, quando l’emisfero boreale raggiunge la sua massima inclinazione verso il Sole, portando al giorno più lungo dell’anno nell’emisfero settentrionale. Allo stesso tempo, nell’emisfero australe, si verifica il processo inverso con le giornate che diventano più brevi fino al solstizio d’inverno.

Cosa significa il termine equinozio

L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) spiega che il termine “equinozio” deriva dal latino aequa-nox, che significa “notte uguale”, poiché indica un giorno in cui la durata del periodo diurno e notturno è approssimativamente la stessa. Dal punto di vista astronomico, gli equinozi e i solstizi corrispondono a posizioni precise della Terra nel suo moto di rotazione intorno al Sole. Questo implica che gli equinozi non definiscono un intero giorno, ma un istante specifico in cui il Sole attraversa l’equatore celeste. L’INAF sottolinea che l’equinozio di primavera, come quello di domani 20 marzo, è legato all’inclinazione dell’asse terrestre di circa 23°27′ rispetto al piano orbitale del pianeta. Questa inclinazione è responsabile della variazione nella durata di giorno e notte e del susseguirsi delle stagioni. Inoltre, la diversa inclinazione dei raggi solari crea le condizioni climatiche distintive di ciascuna stagione. Per quanto riguarda l’osservazione celeste, gli astronomi dell’INAF segnalano che il cielo di marzo è caratterizzato dalla presenza predominante della costellazione del Leone e dall’asterismo del Grande Carro. La Via Lattea invernale si sposta verso occidente, lasciando spazio a un’area con una minore densità di stelle. Le costellazioni di Orione e Cane Maggiore sono sempre più basse sull’orizzonte, mentre a sud emergono il Leone e l’Idra, quest’ultima meno appariscente ma altrettanto imponente. Questi segni celesti indicano l’arrivo imminente della primavera nell’emisfero boreale.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)