Targa danneggiata: cosa fare

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La targa automobilistica costituisce un componente essenziale del veicolo poiché fornisce un mezzo univoco per identificarlo e localizzarne il proprietario. In base all’articolo 100 del Codice della Strada, è obbligatorio equipaggiare tutti gli autoveicoli con una targa anteriore e una posteriore, entrambe composte da una sequenza alfanumerica di sette caratteri, precisamente due lettere, tre numeri e altre due lettere. È imperativo che entrambe le targhe siano facilmente leggibili, altrimenti si rischia di incorrere in sanzioni amministrative che variano da 42 a 173 euro. Nel caso in cui la targa subisca danni nel corso degli anni o a seguito di un incidente, è necessario procedere alla sua sostituzione. Importante notare che se anche solo una delle due targhe si deteriora, si rende obbligatorio sostituire entrambe le placche.

Reimmatricolare l’auto

L’articolo 102, comma 4, del Codice della Strada stabilisce che i dati di immatricolazione presenti sulle targhe devono essere sempre leggibili. Nel caso in cui tali dati diventino illeggibili a causa di deterioramento, il proprietario del veicolo è tenuto a richiedere una nuova immatricolazione presso l’ufficio competente della Direzione generale della M.C.T.C., seguendo le procedure indicate nell’articolo 93. Il processo di ottenimento delle nuove targhe attraverso la reimmatricolazione prevede che il proprietario del veicolo possa presentare la domanda presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Per quanto riguarda la documentazione necessaria, occorre fornire il libretto di circolazione e il certificato di proprietà (o il Documento Unico di Circolazione), insieme alle vecchie targhe. In aggiunta, è richiesto il modulo DTT2119, utilizzato per la richiesta di reimmatricolazione, disponibile online o presso gli STA, nonché il modulo di richiesta di rinnovo iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Tali moduli possono essere scaricati online o ritirati presso gli uffici provinciali ACI e gli uffici della Motorizzazione Civile.

Costo per richiedere una nuova targa

Il possessore dell’automobile sarà tenuto a effettuare i seguenti pagamenti nel contesto della reimmatricolazione:

  • 27 euro per gli emolumenti ACI;
  • 32 euro per l’imposta di bollo in seguito all’iscrizione al PRA;
  • 10,20 euro per i diritti DT;
  • 32 euro per l’imposta di bollo relativa alla reimmatricolazione.

A questi importi vanno sommati i costi per la targa effettiva. Il Dipartimento dei Trasporti Terrestri applica un costo di 41,78 euro per la targa rettangolare tradizionale o 41,37 euro per quella quadrata. Nel caso in cui il proprietario scelga di rivolgersi a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) presso una Delegazione dell’ACI (Automobile Club d’Italia) o a un’agenzia di pratiche auto, sarà necessario aggiungere ai costi sopra indicati una tariffa variabile per il servizio di intermediazione.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)