Consigli per tagliare le spese domestiche

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Ci sono diverse spese che influenzano il bilancio familiare, dalle bollette al mutuo, passando per la telefonia e l’assicurazione auto. Per ridurre tali spese, è possibile adottare varie strategie. Per esempio, è consigliabile confrontare attentamente le tariffe dell’energia sia nel mercato libero che nel mercato regolamentato e, se necessario, valutare un cambio di fornitore. Inoltre, per quanto riguarda il mutuo, può essere conveniente optare per un tasso fisso o considerare la possibilità di una surroga. Per quanto riguarda la telefonia, una soluzione vantaggiosa potrebbe essere un’offerta congiunta che includa sia il servizio fisso che quello mobile. Infine, per risparmiare sulle spese bancarie, potrebbe essere utile aprire un conto online anziché optare per soluzioni più tradizionali, riducendo così le spese accessorie.

INDIZIO N°2: LA FATTURA ELETTRONICA

Luce e gas: attenzione alle offerte sul mercato libero

Secondo un rapporto di Facile.it e Consumerismo No Profit, nel 2023 una famiglia media con un contratto di fornitura nel mercato tutelato ha speso oltre 2.100 euro per luce e gas, mentre chi ha scelto una fornitura indicizzata nel mercato libero ha speso circa 1.930 euro. Anche se il prezzo delle materie prime è diminuito all’inizio del nuovo anno, ciò potrebbe non tradursi in un risparmio per gli utenti. A gennaio, sono stati reintrodotti sull’IVA al tasso standard, gli oneri di sistema, e il servizio di tutela per il gas è terminato, con un possibile aumento fino a 170 euro all’anno per chi non è passato al mercato libero. Secondo le simulazioni di Facile.it, quest’anno la spesa per luce e gas potrebbe superare i 2.600 euro o 2.300 euro rispettivamente, rappresentando un aumento potenziale tra il 20% e il 38%. Per una famiglia che preferisce una tariffa indicizzata, le migliori offerte per l’energia elettrica variano tra 0,26 e 0,33 euro al kWh, mentre per il gas si situano tra 1,14 e 1,26 euro/smc. D’altra parte, per chi opta per una tariffa bloccata, i prezzi migliori sono compresi tra 0,32 e 0,36 euro al kWh per l’elettricità e tra 1,29 e 1,44 euro al smc per il gas. Se attualmente si sta pagando di più, conviene considerare l’opzione di cambiare fornitore.

Mutuo: da valutare la surroga ed il tasso fisso

Nel corso dell’anno passato, si è registrato un aumento significativo dei tassi per i mutui. Secondo le simulazioni di Facile.it, la rata di un mutuo variabile medio, stipulato a gennaio 2022 per un importo di 126.000 euro da estinguere in 25 anni, è aumentata di oltre il 60% entro la fine del 2023. Tuttavia, per quest’anno si prevede un miglioramento per i tassi variabili. Secondo le stime di Facile.it, la rata media del mutuo potrebbe diminuire di circa 10 euro nel secondo trimestre, per poi registrare un calo di quasi 100 euro (-13%) entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda i tassi fissi, verso la fine del 2023 si è assistito a una riduzione degli indici, stimolando l’offerta di surroghe da parte delle banche. Questo potrebbe essere un momento propizio per valutare una surroga, poiché non è garantito che gli indici rimangano a questi livelli per lungo tempo. Nel caso di un mutuo variabile medio, considerando le migliori offerte di surroga attualmente disponibili sul mercato, il passaggio al tasso fisso potrebbe comportare una riduzione della rata di oltre il 20%. Anche per coloro che intendono stipulare un nuovo mutuo per l’acquisto della casa, il tasso fisso offre vantaggi. Le migliori offerte di tassi fissi (TAN) variano dal 3,10% al 3,30%, con una rata mensile di circa 615 euro per un mutuo standard. Se la banca propone tassi più elevati, potrebbe adottare una politica poco conveniente; pertanto, è consigliabile esaminare le offerte di altri istituti di credito. È importante considerare che la durata del finanziamento richiesto e il rapporto tra il mutuo e il valore dell’immobile possono influenzare significativamente le condizioni. Attualmente, i mutui a tasso variabile hanno costi più elevati rispetto a quelli a tasso fisso. I migliori tassi (TAN) per i mutui variabili variano dal 4,66% al 4,90%, con una rata iniziale di circa 715 euro.

Conti correnti: online per risparmiare

Secondo un’analisi condotta da Consumerismo No Profit sui dati di Bankitalia, nel corso del 2022 la spesa media annuale per la gestione di un conto corrente è aumentata di 9,3 euro, raggiungendo un totale di 104 euro. Nel confronto con il 2017, dove la spesa media era di 79,4 euro, si è registrato un incremento del 31% nei costi sostenuti dai correntisti in un arco temporale di cinque anni, con un aumento totale di 24,6 euro. Le spese fisse sono aumentate da 52,8 euro nel 2017 a 72,8 euro nel 2022, rappresentando un aumento del 37,9%. Allo stesso modo, le spese variabili sono passate da una media di 26,6 euro nel 2017 a 31 euro nel 2022, segnando un aumento del 16,5%. Una possibilità per risparmiare fino al 60% rispetto a un conto tradizionale con sportello fisico è quella di optare per un conto online o presso uno sportello postale.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)