Passaggio con semaforo rosso: multa e decurtazione dei punti

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La multa per il superamento del semaforo rosso può variare a seconda del Paese e delle circostanze specifiche dell’infrazione, ma in genere è considerata una violazione grave e può comportare una multa significativa. Inoltre, di solito vengono decurtati punti dalla patente di guida del trasgressore. Il numero di punti decurtati dipende anche dalle normative nazionali, ma solitamente è una penalità piuttosto alta poiché attraversare un incrocio con il segnale rosso rappresenta un grave rischio per la sicurezza stradale.

Semaforo rosso nel codice della strada

Secondo l’articolo 41, comma 11 del Codice della Strada, durante il periodo in cui il semaforo è rosso, i veicoli non devono superare la striscia di arresto. Se non è presente una tale striscia, i veicoli non devono entrare nell’area di intersezione, né nel passaggio pedonale, né superare il segnale, in modo tale da poter rispettare le indicazioni fornite dal semaforo. Il codice specifica l’utilizzo di “lanterne semaforiche” per vari tipi di veicoli, compresi quelli normali, di corsia e per corsie reversibili, per il trasporto pubblico, per i pedoni e per i ciclisti.

Sanzione, multa e decurtazione punti

L’accertamento di un’infrazione al semaforo può avvenire in modo immediato, se agenti del traffico sono presenti sul posto per il controllo, oppure in modo differito, quando viene affidato a dispositivi elettronici omologati come i photored, i quali rilevano automaticamente il passaggio con il semaforo rosso, senza necessità di pre-segnalazione tramite cartello. Tuttavia, fuori dai centri abitati, tali apparecchi possono essere installati solo su tratti di strada individuati dal Prefetto. Secondo il comma 1-ter dell’articolo 201 del Codice della Strada, se l’accertamento dell’infrazione avviene tramite dispositivi o apparecchiature completamente automatiche, non è richiesta la presenza degli agenti accertatori per considerare valida la multa. L’ammontare della multa per il passaggio col semaforo rosso è da 167 a 665 euro, come stabilito dall’articolo 146 comma 3 del Codice della Strada, e comporta la decurtazione di 6 punti dalla patente. In caso di recidiva entro il biennio successivo alla prima infrazione, si applica anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. L’importo della multa aumenta del 30% se l’infrazione avviene dopo le ore 22 e prima delle ore 7 ed è accertata da un agente di polizia, come previsto dall’articolo 195 comma 2-bis del Codice della Strada. Al contrario, l’importo della multa può essere ridotto del 30% se si provvede al pagamento entro il quinto giorno successivo alla contestazione o alla notifica della violazione, secondo quanto stabilito dall’articolo 202 comma 1 del Codice della Strada. Tuttavia, questa riduzione non si applica alle violazioni che comportano la sospensione della patente. Per i conducenti neopatentati, la decurtazione dei punti è raddoppiata, quindi nel caso di passaggio col semaforo rosso, vengono decurtati 12 punti anziché 6.

Quando si può far ricorso

Esistono diverse circostanze in cui un automobilista può proporre ricorso contro una multa per il passaggio col semaforo rosso, al Giudice di Pace o al Prefetto, se ritiene che la sanzione sia ingiusta. Le principali situazioni in cui è possibile presentare ricorso sono le seguenti:

  1. Malfunzionamento del Photored: Se il photored non funziona correttamente, è possibile proporre ricorso. È importante che l’apparecchio sia soggetto a revisioni e tarature periodiche secondo scadenze predeterminate. In caso di mancata periodicità dei controlli, l’affidabilità dell’apparecchio potrebbe essere compromessa.

  2. Vizi formali nel verbale: Se nel verbale sono presenti errori formali, come l’assenza di informazioni obbligatorie (ad esempio il numero di targa o la data e l’ora esatte dell’infrazione), è possibile contestare la multa con buone probabilità di successo.

  3. Durata limitata della luce gialla: Se la durata della luce gialla al semaforo è insufficiente, anche se non c’è un tempo prefissato, si ritiene che debba essere di almeno 3 secondi. Se questo requisito non è rispettato, è possibile proporre ricorso.

  4. Stato di necessità o legittima difesa: Se il passaggio col semaforo rosso è dovuto a uno stato di necessità o di legittima difesa, come nel caso di trasporto di una persona in fin di vita all’ospedale o per sfuggire a un grave pericolo, è possibile proporre ricorso spiegando le circostanze eccezionali che hanno portato alla violazione del codice della strada.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)