Bollette luce in calo nel 2024, ecco quanto si paga in meno
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Il nuovo anno porta con sé un sollievo per il costo della bolletta elettrica in Italia. Infatti, nei primi mesi del 2024 è previsto un calo dei costi dell’energia elettrica. Anche se il bonus sociale per le bollette era già stato confermato per il nuovo anno, con un importante cambiamento, la notizia che le bollette diminuiranno indipendentemente dallo sconto rappresenta una buona notizia per tutte le famiglie italiane, comprese quelle che non beneficiano del bonus. Questa diminuzione è particolarmente benvenuta, considerando che da oltre due anni i cittadini affrontano il caro energia causato dal conflitto russo-ucraino e aggravato dalla situazione in Palestina. Se da un lato la notizia della riduzione delle bollette porta gioia ai cittadini, è naturale porsi la domanda sul motivo di questo calo. Alla luce degli aumenti precedenti delle bollette, è comprensibile interrogarsi sulle cause di questa diminuzione e, soprattutto, su quanto si pagherà in meno nel corso del 2024.
Quanto si paga in meno
Le prospettive per il 2024 appaiono più favorevoli rispetto al 2023, soprattutto dal punto di vista dei costi energetici per le famiglie ancora sotto il regime di mercato tutelato dell’energia elettrica. Nei prossimi mesi, le bollette della luce mostreranno una diminuzione, anche se successivamente, a partire dal primo luglio, si passerà al mercato libero o al nuovo sistema a tutele graduali. Secondo i dati forniti da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per il primo trimestre del 2024, la bolletta elettrica subirà una diminuzione del -10,8% per gli utenti del mercato tutelato. La spesa prevista per una famiglia-tipo nei 12 mesi considerati, da aprile 2023 al 30 marzo 2024, sarà di circa 684 euro, ossia una diminuzione del -50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo conferma un graduale ritorno dei costi dell’energia a livelli più accettabili. Il costo finale dell’elettricità per una famiglia-tipo si attesterà a 25,24 centesimi per kWh, comprensivo di imposte, rispetto ai 28,29 centesimi per kWh registrati nel trimestre precedente. Questa variazione del -10,8% porterà un beneficio diretto ai bilanci delle famiglie italiane.
Motivazioni
Il calo delle bollette dell’elettricità è principalmente attribuibile all’incremento delle fonti rinnovabili. Le abbondanti piogge e i venti che hanno interessato la penisola, in quantità superiori all’anno precedente, hanno consentito di soddisfare una parte significativa della domanda di energia in Italia grazie agli impianti eolici e idroelettrici. Inoltre, c’è stato un aumento dell’importazione di energia nucleare dalla Francia. Questo ha comportato una riduzione dell’utilizzo del gas naturale nelle centrali a ciclo combinato, rappresentando un’inversione rispetto all’anno precedente, quando la scarsità di piogge e il vento intermittente avevano compromesso la produzione di energia rinnovabile. Nell’autunno in questione, le fonti rinnovabili hanno soddisfatto il 41% della domanda di elettricità nel mese di novembre, rispetto al 36% del mese precedente. Gli impianti idroelettrici ed eolici offrono energia a basso costo rispetto alle centrali a gas, contribuendo così a ridurre i prezzi all’ingrosso. Va sottolineato che questo beneficia non solo l’aspetto economico, ma anche l’ambiente, con una riduzione delle emissioni derivanti dalle centrali a gas. Questo evidenzia chiaramente come l’energia verde e le fonti rinnovabili siano non solo fondamentali per la sostenibilità del pianeta, ma vantaggiose anche dal punto di vista economico.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)