Assegno di inclusione pagato a più persone in famiglia: come fare e quanto spetta
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Con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione, si apre la possibilità per ogni membro del nucleo, purché rientri nei parametri di scala di equivalenza, di ottenere la propria carta acquisti con l’importo del sostegno accreditato. Questa opportunità segue la stessa logica già adottata per il Reddito di Cittadinanza, dopo l’approvazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicato il 20 luglio 2021. Con tale decreto, è stata rivista la procedura iniziale che prevedeva l’assegnazione di una sola carta per famiglia, di uso esclusivo del richiedente. In fase di richiesta dell’Assegno di Inclusione, il richiedente ha la facoltà di indicare il numero di carte da assegnare ai singoli membri del nucleo familiare. Questa flessibilità consente una maggiore personalizzazione nell’assegnazione delle risorse. È importante sottolineare che la comunicazione riguardante il numero di carte può anche essere fornita successivamente, anche da un membro del nucleo diverso dal richiedente.
INDIZIO N°3: ALLA SUA SLITTA
Come dividere l’Assegno di Inclusione tra più componenti della stessa famiglia
Le indicazioni su come suddividere l’Assegno di Inclusione all’interno della stessa famiglia sono fornite dalla circolare Inps n. 105 del 2023. Conformemente a quanto stabilito dall’articolo 5, comma 1, del decreto ministeriale n. 154 del 2023, l’Assegno di Inclusione può essere erogato mediante la divisione dell’importo tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare che esercitano responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza, riconoscendo a ciascuno di essi la quota pro-capite. In dettaglio, la richiesta di individualizzazione della Carta Adi può essere effettuata sia dal richiedente che da qualsiasi altro componente maggiorenne del nucleo familiare inserito nella scala di equivalenza. Tale richiesta può avvenire in due modalità:
Contestualmente alla richiesta dell’Adi: in questo caso, la suddivisione dell’importo inizia immediatamente, con l’emissione del numero appropriato di Carte Adi corrispondenti ai destinatari del sostegno.
Successivamente, utilizzando il modello “Adi-Com esteso”: in questo scenario, la suddivisione decorre due mesi dopo la richiesta, il tempo necessario per l’emissione delle nuove carte da distribuire ai familiari interessati.
È importante notare che una volta richiesta, la suddivisione non può essere revocata e vale per l’intero periodo residuo del beneficio, con la possibilità di apportare eventuali modifiche durante il processo di rinnovo.
Quanto spetta con la suddivisione
È importante sottolineare che la suddivisione dell’Assegno di Inclusione è consentita solo quando l’importo totale erogato è almeno di 200 euro. In tali casi, la quota spettante a ciascun beneficiario maggiorenne nel nucleo familiare si ottiene dividendo il beneficio a integrazione del reddito familiare per il numero di beneficiari maggiorenni presenti. Ad esempio, se l’Assegno di Inclusione ammonta a 600 euro in un nucleo familiare con due componenti maggiorenni, la richiesta di suddivisione consentirebbe a ciascun beneficiario di ricevere 300 euro. È importante notare che la quota da suddividere non include la parte destinata al rimborso delle spese di affitto. Questo aspetto è significativo in quanto il diritto a questa quota è riservato esclusivamente al beneficiario intestatario del contratto di locazione.
Chi può chiedere la suddivisione
Prima di concludere, è fondamentale chiarire chi può effettivamente richiedere la suddivisione dell’Assegno di Inclusione. Questa opzione è disponibile esclusivamente per coloro che rientrano nella scala di equivalenza, tra cui:
Disabili o persone non autosufficienti.
Individui di età superiore ai 60 anni.
Componenti maggiorenni del nucleo familiare che si occupano di carichi di cura, ovvero coloro che si prendono cura di un figlio di età fino a 3 anni, almeno 3 figli, o una persona disabile grave o non autosufficiente.Queste categorie possono richiedere la suddivisione e beneficiare di una carta a loro intestata, sulla quale verrà erogata una quota proporzionata dell’Assegno di Inclusione spettante, basata sul numero di componenti maggiorenni nel nucleo familiare.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)