Assegno Unico: aumenti per il 2024
Dal marzo 2022, è entrato in vigore l’assegno unico universale destinato alle famiglie con figli, raggiungendo nel 2023 circa 5,5 milioni di nuclei familiari. A partire da gennaio, è previsto un nuovo aumento del 5,4% in risposta alla rivalutazione ISTAT. È importante ricordare che questo nuovo strumento di sostegno per le famiglie è stato introdotto con il decreto legislativo 230 del 2021 e successivamente potenziato con la legge di bilancio 2023 (legge 197 del 2022 - QUI IL TESTO). Le risorse finanziarie a disposizione sono state incrementate significativamente:
- Da 345,2 milioni di euro nel 2023 a 409,2 milioni di euro.
- Da 457,9 milioni di euro nel 2024 a 525,7 milioni di euro.
- Da 473 milioni di euro nel 2025 a 542,5 milioni di euro. Queste risorse extra consentono di sostenere in modo più efficace alcune categorie specifiche, rafforzando gli importi destinati a tali gruppi di famiglie. La misura riflette l’impegno a fornire un supporto economico adeguato e in continuo aumento per le famiglie con figli.
Novità per l’assegno unico
Il 2023 porta con sé significative novità per l’assegno unico, mirate a potenziare il sostegno alle famiglie con figli. Tra le principali modifiche:
- La maggiorazione forfettaria registra un aumento del 50% per i nuclei con almeno 4 figli, portando l’importo mensile a 150 euro per ogni nucleo.
- Per i nuclei familiari numerosi con tre o più figli a carico, l’assegno subisce un incremento del 50%, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni, con un aumento del 50% dell’importo spettante per ogni figlio. Questo beneficio è applicabile per livelli di ISEE fino a 40.000 euro.
- Gli assegni destinati ai nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno vedono un aumento del 50%, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce ISEE di riferimento. Inoltre, vengono confermati e resi stabili gli aumenti già riconosciuti nel corso del 2022 per i figli disabili maggiorenni. La circolare dell’INPS del 7 aprile 2023, n. 41, fornisce dettagliate informazioni sulle nuove condizioni dell’assegno unico. In particolare, delinea le modalità e i termini di presentazione dell’ISEE, la rivalutazione annuale degli importi dell’assegno unico e delle soglie ISEE, e fornisce precisazioni sui permessi di soggiorno validi. Queste misure evidenziano l’impegno a migliorare e ottimizzare il sistema di sostegno alle famiglie con figli attraverso l’assegno unico.
Il programma e le nuove misure
La Ministra Roccella ha presentato il suo ambizioso Piano Strategico per la Natalità, focalizzandosi sulla necessità di rivedere l’assegno unico per garantire un maggiore sostegno alle famiglie più numerose, riflettendo le sue preoccupazioni riguardo all’efficacia attuale di questo strumento. Nel contesto più ampio della legge delega denominata “Family Act”, la Ministra ha collaborato con la collega del Lavoro, la Ministra Calderone, per delineare un piano di welfare integrato. Questo piano comprende diverse misure, tra cui:
Potenziamento della rete degli asili nido: L’obiettivo è di migliorare e ampliare la rete degli asili nido, con finanziamenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, è importante notare che quest’area potrebbe aver subito delle defalcazioni in seguito all modifiche richieste dall’Unione Europea.
Incentivazione del welfare aziendale detassato: Si prevede un rafforzamento del welfare aziendale, con l’introduzione di buoni spesa detassati. Questa misura è volta a sostenere i dipendenti e le aziende.
Piano integrato di sostegno alle PMI: Riconoscendo che molte piccole e medie imprese potrebbero non disporre delle risorse necessarie, è previsto un piano integrato di sostegno per queste categorie di imprese.
In linea con queste iniziative, il governo propone l’innalzamento dei fringe benefits per il 2023 a 3000 euro, riservato esclusivamente ai dipendenti con figli. La bozza di legge di bilancio per il 2024 contempla soglie differenziate, fissate a 2000 euro per i lavoratori con figli e 1000 euro per i lavoratori senza figli. Queste misure mirano a incentivare la genitorialità e a fornire un supporto mirato alle famiglie e alle imprese, promuovendo al contempo una crescita demografica sostenibile.
Assegno senza domanda ma con ISEE aggiornato
Dal 2023, è da notare che la richiesta annuale per l’assegno unico non è più necessaria, a meno che non si verifichino variazioni nei requisiti della famiglia. Tali variazioni includono un maggior numero di figli, il raggiungimento dell’età che esclude i figli dall’accesso (22 anni) o modifiche nell’Isee, ovvero cambiamenti nei redditi o nel patrimonio del nucleo familiare. L’Istituto sottolinea che, nonostante la dispensa dalla richiesta annuale dell’assegno unico, è comunque obbligatorio presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ogni anno per ottenere l’Isee aggiornato. In caso contrario, a partire da marzo, verrà garantito solo l’importo minimo previsto per gli ISEE superiori a 40.000 euro. Si prevede che lo stesso meccanismo sarà applicato anche nel 2024, sottolineando l’importanza della regolare presentazione della DSU per garantire l’adeguato supporto economico attraverso l’assegno unico.
Importi assegno 2024
Come anticipato, l’assegno unico, insieme ad altre prestazioni INPS, è legalmente legato all’andamento dell’inflazione. A gennaio 2023, l’importo mensile è stato rivalutato dell'8,1%, portando a un aumento significativo:
- Per le famiglie con un ISEE fino a 16.215 euro (15.000 euro iniziali più l’adeguamento Istat), l’assegno unico mensile è passato da 175 euro a 189,2 euro.
- Per chi ha un ISEE superiore a circa 44.000 euro (40.000 euro iniziali più l’adeguamento Istat), l’assegno unico mensile è passato da 50 a 54 euro. Le soglie ISEE di accesso sono state rivalutate nello stesso modo. A gennaio 2024, in base all’applicazione dell’indice Istat provvisorio del 5,4%, come stabilito da un decreto ministeriale lo scorso novembre, sia gli importi che le soglie ISEE subiranno ulteriori aggiornamenti:
- L’assegno unico con importo minimo, per redditi superiori a 45.575 euro, salirà a 57,2 euro.
- L’assegno unico con importo massimo, per redditi fino a 17.090 euro, aumenterà a 199,4 euro. Inoltre, la maggiorazione per i due genitori lavoratori aumenterà di 34,15 euro per ciascun figlio. L’INPS comunicherà a gennaio le modalità operative dell’erogazione, che potrebbe non essere calcolata nella prima mensilità ma a conguaglio con il tasso definitivo a partire da marzo 2024. Questi aggiornamenti riflettono l’impegno a mantenere il potere d’acquisto dell’assegno unico in linea con l’inflazione e le esigenze delle famiglie.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)