Pagamenti innovativi, qual è la situazione in Italia?
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In Italia, l’adozione dei pagamenti digitali sta registrando una crescita costante. Un trend iniziato già diversi anni fa ha subito un’accelerazione senza precedenti durante la pandemia. La crescente preoccupazione per la salute ha spinto molti consumatori a evitare l’uso di contanti, preferendo invece gli innovativi metodi contactless offerti dagli attuali dispositivi presenti nelle tasche di tutti. Questa tendenza sembra persistere anche ora che il periodo più critico legato al Covid è alle spalle. La comodità e la sicurezza dei pagamenti digitali continuano a guidare la scelta dei consumatori, contribuendo a ridefinire il modo in cui gestiamo le transazioni finanziarie nella vita quotidiana.
Pagamenti digitali in numeri
Nel primo semestre del 2023, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, il volume dei pagamenti digitali in Italia ha toccato la cifra di 206 miliardi di euro, registrando un aumento del +13% rispetto allo stesso periodo nel 2022. Sebbene il significativo impulso derivato dalla pandemia stia progressivamente diminuendo, si prevede che entro la fine dell’anno i pagamenti digitali possano raggiungere un valore compreso tra i 425 e i 440 miliardi di euro, una cifra leggermente al di sotto del totale dei pagamenti in contanti. Questi dati riflettono chiaramente una costante crescita e un cambio di rotta significativo verso le transazioni digitali nella realtà finanziaria italiana.
Tecnologie usate
Nei primi sei mesi del 2023, tra i pagamenti fisici, il valore delle transazioni “contactless” ha superato la soglia dei 100 miliardi di euro, mantenendo una crescita costante, sebbene a ritmi leggermente più moderati rispetto al passato (+25%). Il settore dei pagamenti “Mobile & Wearable” in prossimità, che include le transazioni effettuate tramite smartphone e smartwatch all’interno dei negozi, continua a essere uno dei principali motori della crescita. Nel primo semestre, il volume delle transazioni ha raggiunto i 12,2 miliardi di euro, registrando un notevole aumento del 97%. Le transazioni stesse hanno registrato una crescita del 108%, con un totale di 450 milioni di transazioni. Questi dati confermano l’ulteriore affermazione delle modalità di pagamento contactless e l’espansione del mercato dei pagamenti mobili e indossabili come tendenze in costante crescita nel panorama finanziario italiano.
Carica dei Pos
In Italia, la presenza di terminali abilitati al pagamento cashless sta rapidamente crescendo, superando i 3 milioni di POS (circa 1 ogni 20.000 abitanti). Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il nostro Paese si posiziona tra i leader europei in termini di accettazione dei pagamenti con carta, almeno in termini potenziali. Sebbene il POS tradizionale, nato negli anni ‘70, mantenga ancora una posizione centrale nell’accettazione dei pagamenti digitali, nuovi strumenti come i Mobile POS e gli Smart POS stanno guadagnando terreno. I Mobile POS, introdotti per la prima volta nel 2014, hanno sperimentato una fase di forte sviluppo e adozione, soprattutto durante l’emergenza pandemica. Gli Smart POS, con un sistema operativo che consente diverse app per accettare pagamenti innovativi, sono stati introdotti nel 2019, offrendo un potenziale ripensamento del tradizionale strumento POS. Un’innovazione più recente è rappresentata dal Software POS (o Soft-POS), introdotto nell’ultimo anno. Questa versione consente ai commercianti di accettare pagamenti contactless direttamente tramite il proprio smartphone, eliminando la necessità di dispositivi aggiuntivi. Resta da vedere se questa evoluzione tecnologica supporterà ulteriormente la crescita dei pagamenti digitali, attraendo nuove fasce di clienti.
Costo del pagamento elettronico
Sempre più commercianti e professionisti stanno prendendo coscienza del fatto che l’idea diffusa secondo cui i costi legati ai pagamenti digitali non siano convenienti, specialmente in Italia, è del tutto infondata. Come evidenziato dal grafico, già nel 2021 le commissioni sulle carte di pagamento per gli esercenti in Italia erano allineate con gli altri Paesi europei. In particolare, l'0,7% in Italia si confronta con lo 0,8% nel Regno Unito e in Svezia, l'1% in Polonia e Danimarca, l'1,3% in Germania, l'1,4% in Olanda e l'1,5% in Norvegia. Solo Francia e Spagna presentano commissioni leggermente inferiori, fermandosi all'0,4%. Questi dati mettono in luce la falsità dell’idea che i costi dei pagamenti digitali siano sproporzionati in Italia rispetto ad altri Paesi europei, spingendo sempre più operatori economici a rivedere le proprie convinzioni e ad abbracciare i vantaggi dei pagamenti digitali.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)