Assegno Unico: novità dal 2024 per famiglie numerose e figli impegnati nello studio

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Il sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ha recentemente confermato l’intenzione di destinare un pacchetto da un miliardo di euro alle famiglie nella prossima Manovra. In una nota, Bitonci ha affermato che la prossima manovra di bilancio prevede il potenziamento degli aiuti alla genitorialità, con l’obiettivo di contrastare il minimo storico di nascite registrato nel 2022. Ha sottolineato l’importanza della leva fiscale per invertire questa tendenza e ha annunciato l’intenzione di rafforzare l’assegno unico e ridurre la tassazione sui nuclei familiari. Tra le misure previste, Bitonci ha menzionato la possibilità di reintrodurre le detrazioni per figli a carico.

Rafforzamento dell’Assegno Unico

Il governo, come illustrato da Bitonci, ha identificato come prioritario il potenziamento dell’assegno unico. Con la prossima Manovra 2023, si è verificato un aumento del 50% per gli assegni destinati ai nuclei familiari con quattro o più figli a carico, rispetto al valore precedente. Un incremento analogo del 50% è stato introdotto anche per i nuclei con almeno tre figli di età compresa tra uno e tre anni, ma questa maggiorazione si applica solamente ai nuclei con un Isee massimo di 43 mila euro. Una delle ipotesi considerate è quella di ulteriori miglioramenti nell’assegno per le famiglie che hanno almeno tre figli a carico.

Abolire soglia dei 21 anni per i figli a carico

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il governo starebbe valutando un’altra ipotesi che riguarda l’abolizione della soglia anagrafica dei 21 anni per i figli a carico, attualmente determinante per la cessazione del diritto all’assegno unico da parte delle famiglie. Questa modifica potrebbe risultare particolarmente vantaggiosa per le famiglie in situazioni economiche difficili, consentendo di sostenere le spese di mantenimento dei figli, specialmente quelle legate all’istruzione universitaria. Tuttavia, resta ancora da stabilire se vi saranno risorse finanziarie sufficienti per coprire questa estensione dell’assegno unico, con l’ulteriore precisazione che tale beneficio potrebbe essere destinato esclusivamente ai nuclei familiari con redditi più bassi.

Detrazioni per famiglie numerose

Una potenziale soluzione per alleviare il carico finanziario sulle famiglie potrebbe essere rappresentata dal reintegro delle detrazioni. Dal 1° marzo 2023, la detrazione è attualmente concessa solo per i figli di 21 anni o più. Un’ipotesi discussa nel mese di aprile prevedeva che i nuclei familiari con almeno due figli a carico potessero beneficiare di consistenti sconti fiscali. In particolare, si era considerata l’opzione di una detrazione di 10 mila euro all’anno per ogni figlio a carico fino al completamento degli studi. Questa misura, secondo la Lega, avrebbe dovuto affiancare e non sostituire l’assegno unico. Tuttavia, la proposta non è stata attuata a causa dei costi elevati, e attualmente, il problema delle coperture finanziarie potrebbe complicare ulteriori previsioni di detrazioni per le famiglie con più di due figli a carico.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)