Ecobonus 2023 e 2024: la detrazione fiscale al 50-65% per lavori di risparmio energetico
Attualmente, è possibile usufruire dell’ecobonus al 50% e al 65% per vari interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti. Questi lavori includono la sostituzione delle finestre, l’installazione di schermature solari, l’implementazione di impianti di climatizzazione invernale, l’installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, l’utilizzo di generatori d’aria calda a condensazione e l’adozione di pompe di calore. Queste agevolazioni sono disponibili fino al 31 dicembre 2024. L’ecobonus consente di detrarre dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) o dall’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) le spese sostenute per tali interventi, contribuendo così a incentivare l’adozione di soluzioni che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici preesistenti. Queste misure rientrano tra i vari bonus casa pensati per promuovere il progresso in termini di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale degli immobili.
Come funziona?
Concretamente, effettuando interventi mirati al risparmio energetico sulla propria abitazione, è possibile dedurre le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. L’agevolazione fiscale raggiunge la percentuale massima del 50% o 65%, a seconda della natura dei lavori, e tale opportunità è valida fino al 2024. La detrazione, piuttosto che essere applicata integralmente nell’anno dell’effettuazione dei lavori, è distribuita in dieci quote annuali di pari importo. Questo incentivo finanziario mira a stimolare l’adozione di interventi che migliorino l’efficienza energetica degli edifici, contribuendo al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. L’ecobonus rappresenta un beneficio fiscale che si traduce in una detrazione dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) o dall’Imposta sul Reddito delle Società (Ires) e viene concesso in presenza di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono applicabili per diverse tipologie di interventi, tra cui l’acquisto e l’installazione di schermature solari, l’adozione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, la sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori, l’acquisto di generatori d’aria calda a condensazione e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi. Questi vantaggi possono essere richiesti per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. La detrazione, in genere, ammonta al 65% per la maggior parte degli interventi, mentre per alcune tipologie è concessa nella misura del 50%. L’ecobonus costituisce un incentivo significativo per promuovere la realizzazione di interventi che contribuiscano al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Chi può richiedere il bonus
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. In particolare, sono ammessi all’agevolazione:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
- i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Tra le persone fisiche possono fruire dell’agevolazione anche i titolari di un diritto reale sull’immobile, i condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini, coloro che hanno l’immobile in comodato Sono inoltre ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la realizzazione degli interventi e questi non siano effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa:
- il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.
Come ricevere la detrazione
Le detrazioni, distribuite in 10 rate annuali di uguale importo, variano in base all’anno in cui sono stati effettuati gli interventi e se riguardano singole unità immobiliari o edifici condominiali. Per beneficiare delle detrazioni, è necessario dichiarare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, pagandole tramite bonifico bancario o postale. Nel bonifico, è essenziale specificare la causale con i dettagli della normativa agevolativa, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, e il numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha eseguito i lavori). Un requisito fondamentale per usufruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari o edifici esistenti, indipendentemente dalla categoria catastale, compresi quelli rurali e strumentali per attività d’impresa o professionale. Per richiedere l’agevolazione, è necessario possedere un’asseverazione da parte di un tecnico abilitato o una dichiarazione del direttore dei lavori che attesti la conformità degli interventi ai requisiti tecnici richiesti. Inoltre, occorre avere un attestato di prestazione energetica (APE) per acquisire i dati sull’efficienza energetica dell’edificio e una scheda informativa sugli interventi realizzati.Entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, è obbligatorio trasmettere all’Enea, tramite modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica (APE). La trasmissione deve essere effettuata in modo telematico attraverso l’applicazione web dell’Enea (https://detrazionifiscali.enea.it/).
Interventi compresi
Nel dettaglio i lavori agevolabili sono:
- Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione (50%)
- Sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia (65%
- Sostituzione, anche parziale, dello scaldaacqua tradizionali con uno scaldaacqua a pompa di calore (65%)
- Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale: con caldaie a condensazione di classe A + sistemi di termoregolazione evoluti o con apparecchi ibridi (pompa di calore integrata a caldaia a condensazione) (65%)
- Acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione (65%)
- Installazione di pannelli (collettori) solari per la produzione di acqua calda (65%)
- Strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti) e strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) (65%)
- Finestre comprensive di infissi(50%)
- Schermature solari (50%)
- Riqualificazione energetica globale di edifici (65%)
- Sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori (65%)
- Dispositivi multimediali per il controllo da remoto per riscaldamento o climatizzazione (building automation) (65%)
- Interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali (65%)
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)