Il nuovo piano stipendi e pensioni del Governo

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Tredicesime detassate?

Il piano del governo Meloni per le tredicesime, le pensioni e il Superbonus Il governo Meloni ha in mente diverse misure fiscali e previdenziali da attuare entro la fine dell’anno, tra cui la detassazione delle tredicesime, l’aumento delle pensioni minime e la revisione del Superbonus. Queste iniziative potrebbero essere inserite nella legge di bilancio o in un decreto fiscale separato, a seconda dei casi.
Una delle ipotesi al vaglio riguarda una riduzione dell’aliquota al 15% per i redditi più bassi, con una progressività per i redditi più alti.
Tuttavia, non si tratta di una flat tax senza scaglioni, come era stato ipotizzato in precedenza.

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Sconti su bollette e Superbonus

Per quanto riguarda i lavoratori, il governo Meloni sta ancora definendo le prossime azioni, tra cui il bonus benzina per le categorie più deboli.
I criteri e le coperture per questo bonus devono ancora essere chiariti.
Inoltre, si sta valutando una proroga per gli sconti sulle bollette energetiche, che scadono a settembre. La decisione sarà presa entro la fine del mese, in base alle risorse disponibili.
Per il Superbonus, invece, si prevede una proroga fino al 31 marzo 2024, ma solo per i condomini che avranno iniziato i lavori entro il 2023 e che avranno raggiunto un avanzamento significativo del cantiere (60% o 70%).
L’Enea ha comunicato che al 31 agosto gli investimenti ammissibili per il Superbonus sono pari a 85 miliardi di euro, con un costo per lo Stato di poco più di 76 miliardi di euro.

Sulle pensioni..

Sul fronte delle pensioni, il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha confermato che nel 2024 sarà ancora possibile accedere alla Quota 103, che permette il pensionamento anticipato a chi ha 62 anni di età e 41 anni di contributi.
Inoltre, l’impegno per la Quota 41 resta valido per tutta la legislatura. Si sta poi pensando di ampliare l’Ape sociale. Per le pensioni minime, con assegni di 6-700 euro per i cittadini oltre i 75 anni, Durigon ha affermato che si cercherà di estendere il più possibile il numero dei beneficiari per aiutare chi ha redditi bassi.
Questo potrebbe implicare una riduzione dell’indicizzazione delle pensioni, come già fatto l’anno scorso per aumentare le pensioni minime, un’opzione che verrà valutata con attenzione.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)