Caro scuola: suggerimenti per ridurre le spese

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Aumento dei prezzi dei prodotti scolastici

La ripresa della scuola si avvicina e le famiglie dovranno comprare l’occorrente per il ritorno in classe dei figli, affrontando una spesa impegnativa dal momento che si sono registrati rincari dei prezzi dei prodotti per la scuola.
Tra corredo e libri, infatti, se si scelgono solo articoli di marca e testi di nuova edizione, la spesa può facilmente raggiungere i 1.200 euro a studente.
Sui siti specializzati uno zaino di marca può superare i 200 euro, fino ad arrivare a casi in cui uno zainetto trolley con portapranzo viene venduto alla cifra di 1.321,90 euro.
Anche l’Unione nazionale consumatori ha analizzato gli aumenti relativi alla scuola, prevedendo per i libri scolastici un rialzo del 4,3%, anche se in linea con l’inflazione programmata; mentre quaderni e risme di carta secondo gli ultimi dati Istat costano già il 9,2% in più rispetto allo scorso anno e il 17,2% in più nel confronto con settembre 2021, quando i prezzi hanno iniziato a salire per via del costo della carta strettamente legato al caro bollette.

Consigli per risparmiare sui libri

Per tagliare la spesa dei testi, ci si può rivolgere alla grande distribuzione: infatti, presso gli ipermercati è possibile acquistare libri scolastici, risparmiando rispetto alla cartolibreria; si può arrivare massimo a una riduzione del 15% del prezzo di copertina. Un’altra opzione è scegliere, quando possibile, l’usato, per esempio comprando direttamente da altri studenti, con un possibile risparmio fino al 50%.
Anche gli scambi di libri tra studenti sono una buona pratica, che potrebbe essere favorita dalle scuole consentendo l’affissione nelle bacheche di annunci e organizzando specifiche iniziative.
C’è anche la possibilità dei libri in formato digitale, scaricati su tablet o computer. Leggere libri direttamente sul tablet alleggerisce sia la spesa che lo zaino dei ragazzi.

Tagliare la spesa sul corredo scolastico

Sul fronte del corredo scolastico, il consiglio è di non inseguire la moda del momento, il che può portare a spendere il 40% in meno.
In un’ottica di risparmio è meglio quindi non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati, o agli influencer o a persone famose.
La grande distribuzione in genere è più economica: negli ipermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto al corredo acquistato in cartolibreria se la catena decide di usare i prodotti scolastici come prodotti civetta, ossia vendendoli a prezzi stracciati o sottocosto per attirare clientela, contando sul fatto che poi il cliente comprerà anche tutto il resto, non scontato.
Bisogna però tenere presente che il rischio dei grandi punti vendita è di prendere anche quello che non serve, vanificando il risparmio: conviene andare con la lista dettagliata della spesa fatta razionalmente a casa, cercando di rispettarla. Inoltre, per i prodotti più tecnici come il compasso o i dizionari è bene aspettare i suggerimenti dei professori, evitando in questo modo acquisti inutili o, peggio ancora, sbagliati.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)