Superbonus, in arrivo la proroga per salvare gli sconti
Proroghe, deroghe e sconto in fattura
Il Parlamento sta lavorando per modificare il decreto Superbonus, con aggiornamenti in arrivo per i bonus edilizi e la cessione dei crediti.
Per prima cosa si punta a salvare la cessione dei crediti per le spese del 2022, insieme a un’operazione per intervenire sull’edilizia libera: lo sconto in fattura potrebbe arrivare per chi ha già versato l’acconto ma non ha effettuato i lavori entro il 16 febbraio. Probabile anche un rinvio al Superbonus 110% per le villette e le abitazioni unifamiliari.
In salvo le cessioni del credito del 2022?
Un avvicinamento, condiviso anche dall’esecutivo, sembra esserci sulle cessioni del credito per le spese relative al 2022, ma senza avere ancora un contratto di cessione sottoscritto.
Il termine per la presentazione dei documenti è fissato al 31 marzo 2023 e non è previsto al momento un prolungamento.
La finalità è quella di inserire sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate la richiesta di accesso al credito, senza il bisogno di aver concluso l’accordo con le banche. In sostanza basta aver chiesto la cessione, (anche se non è ancora stata accettata), per caricare i documenti sul portale dell’Ade. In tal senso si attende un comunicato stampa del ministero dell’Economia che consentirebbe di accettare le comunicazioni.
Bonus edilizi, verso il recupero per infissi e caldaie e proroga per le villette
Uno dei problemi da risolvere più in fretta è quello dei lavori in edilizia libera, ovvero che non richiedono la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila): parliamo, per esempio, dell’installazione di caldaie, condizionatori e infissi.
Il problema riguarda quei casi in cui i lavori sono stati pagati prima del 16 febbraio (almeno per quanto riguarda l’acconto), quando poi è subentrato lo stop alla cessione del credito. Se le installazioni non sono già avvenute i contribuenti rischierebbero di effettuare i lavori solo accedendo alla detrazione in dichiarazione dei redditi. È possibile però che le regolamentazioni cambino permettendo di far tornare lo sconto in fattura anche nel caso in cui non siano già stati effettuati i lavori.
Altro argomento di discussione in Parlamento è la proroga del 110% per le villette: il governo infatti potrebbe dare via libera. La scadenza, per chi ha raggiunto almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre, è fissata al 31 marzo. Per questo si potrebbe prorogare fino a fine giugno, anche se il governo ha dubbi considerando i costi del rinvio.
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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)