Bonus acqua potabile 2022: come ottenerlo

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ll Bonus acqua potabile, conosciuto anche come “bonus depuratore”, è un’agevolazione che prevede un credito d’imposta del 50% per acquistare e installare sistemi di filtraggio per razionalizzare e migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti, incentivando così famiglie e imprese a ridurre il consumo di contenitori di plastica. La misura copre le spese effettuate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.

Il contributo è gestito dall’Agenzia delle Entrate e monitorato da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, inizialmente prevista solo per il biennio 2021-2022, anche per il 2023.

Bonus acqua potabile: Come funziona?

Il Bonus acqua potabile è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) ed è operativo dal 17 giugno 2021. L’agevolazione, gestita dall’Agenzia delle Entrate, consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, per comprare e installare sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

L’importo massimo delle spese è di:

  • mille euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5mila euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. L’obiettivo della misura è quello di migliorare la qualità dell’acqua dei rubinetti e incentivare così le famiglie e le imprese a ridurre il consumo di contenitori di plastica. Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che è stata incaricata di monitorare l’effettiva riduzione della plastica. L’ente trasmetterà una relazione ai Ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e dello Sviluppo economico una relazione sui risultati ottenuti.

Bonus acqua potabile: Come richiederlo?

Per ottenere il contributo è necessario comunicare le spese sostenute, documentate con una fattura elettronica o un documento commerciale dove compare il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e più in generale i soggetti diversi da quelli che esercitano un’attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento andrà effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. Anche le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento del 16 giugno 2021 potranno essere rimborsate, basterà aggiungere alla documentazione il codice fiscale del richiedente. L’ammontare delle spese agevolabili andranno comunicate all’Agenzia delle Entrate, nell’area riservata del sito, tra il primo e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo. In alternativa sarà possibile inviare la comunicazione in un file in linea con le specifiche tecniche presenti nella scheda informativa. Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi per l’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del contributo.

Bonus acqua potabile: A chi spetta?

Il bonus acqua potabile può essere richiesto dalle seguenti categorie di soggetti:

  • persone fisiche;
  • soggetti esercenti;
  • enti non commerciali (compresi quelli religiosi riconosciuti e quelli del terzo settore). Basterà accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate tramite SPID, CIE, CNS o codice fiscale. Per maggiori informazioni è disponibile una guida completa dell’Agenzia con tutte le istruzioni per la compilazione.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)