Elezioni 25 settembre: un breve riassunto su ciò che bisogna sapere per le prossime votazioni

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Uno dei temi più frequenti di questi giorni sono le elezioni del 25 settembre in Italia. Vediamo in dettaglio tutto quello che c’è da sapere per arrivare preparati.

Per cosa si vota?

Il 25 settembre, dalle 7 alle 23, si vota per eleggere il nuovo Parlamento. L’articolo 55 della Costituzione stabilisce che il Parlamento italiano si compone di due organi: la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica, ai quali la Costituzione assegna identici poteri, in virtù del principio del bicameralismo paritario voluto dai costituenti. La riforma costituzionale del 2020 ha ridotto il numero degli eletti portandoli a 600: 400 deputati e 200 senatori. A loro spetteranno, nel corso del loro mandato, in base a quanto previsto dalla Costituzione, i seguenti compiti: di revisione costituzionale; legislativo; di indirizzo politico, che si esprime tramite il conferimento e la revoca della fiducia al Governo e la funzione di controllo sull’Esecutivo, che si concretizza mediante gli atti di sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze, mozioni).

Come si vota?

Al seggio, all’elettore verranno consegnate due schede identiche ma una di colore rosa per l’elezione della Camera e una di colore giallo per il Senato. Ogni elettore dispone di un voto unico ma ha diversi modi per farlo valere:

  • si può tracciare un segno sul nome del candidato uninominale che si presenta con un partito o con una coalizione di essi, assegnando un voto al candidato e alla lista collegata, e viceversa sul candidato per darlo anche alla sua lista.
  • se invece la X è per un candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, il voto viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio.
  • si può altrimenti decidere di segnare il nominativo del candidato del collegio uninominale e il contrassegno della lista per dare il proprio voto sia al candidato sia alla lista e ai suoi candidati plurinominali.
  • si può tracciare una duplice X sul contrassegno della lista e i candidati nel collegio plurinominale della lista stessa diventa un voto valido per la lista e per il suo candidato uninominale.

Le elezioni si svolgeranno con la legge elettorale denominata “Rosatellum”, dal nome del suo relatore Ettore Rosato: un sistema a prevalenza proporzionale ma con correttivi maggioritari.

Voto annullato

Non esiste il voto disgiunto per cui l’unica circostanza in cui il voto viene annullato, perché considerato non valido, si verifica se l’elettore sbarra il simbolo di un partito e il nome di un candidato uninominale non collegato a quella data lista.

Perchè votare?

Oltre al discorso riguardo al fatto che votare è un dovere civico per ogni cittadino e ogni voto sprecato è un voto a favore di un governo che non rappresenta veramente il pensiero pubblico, negli ultimi anni si è raggiunta una soglia di astensionismo sempre più alta, specialmente tra i giovani. Questo è gravissimo, perché per la gioventù italiana è anche in disuguaglianza numerica: sono solo 10 milioni, infatti, i potenziali elettori under 35, contro i 26 milioni over 50: dunque, per esprimere davvero ciò che vuole la nuova generazione, è indispensabile che chiunque ne abbia la possibilità vada a votare.

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Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)