Giro d'Italia: alcune curiosità sulle tappe Rosa

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É il 26enne Australiano Jai Hindely il vincitore del giro d’italia partito da Budapest il 6 maggio è terminato ieri con l’ultima tappa nella città di Verona. Hindely è il primo ciclista australiano ad aggiudicarsi la maglia rosa, dietro di lui si posizionano l’ecuadoriano Richard Carapz e lo spagnolo Mikel Landa. La ventunesima ed ultima tappa, la crono di Verona, la vince l’italiano Matteo Sobrero con un tempo di 22 minuti e 24 secondi.

Perché il giro d’Italia ha avuto inizio in Ungheria?

Il Giro d’Italia, come anche altre competizioni ciclistiche come il Tour de France, ha partenze alternate tra città all’interno dei propri confini e quelle estere. La corsa inizia da una città italiana negli anni dispari, mentre da una estera in quelli pari. L’Ungheria sarebbe dovuta essere la partenza per l’anno 2020, ma a causa del Coronavirus il governo ungherese ha rivisto i propri piani rimandando la data al 2022.

Le motivazioni del perchè si scelga una città non italiana sono diverse: per prima cosa è un’occasione per far conoscere meglio il Giro Rosa a tutti gli appassionati e curiosi di un altro stato, che altrimenti non potrebbero mai vedere la gara dal vivo. Un’altra motivazione è legata al costo della Grande Partenza: ospitare la partenza della gara ha un costo non indifferente per la città che se la aggiudica. Le grandi capitali straniere hanno maggiori disponibilità per ospitare un’occasione sportiva così unica ed importante. Comunque, in generale, la partenza di una corsa all’estero permette una maggior visibilità della competizione per attirare anche più giovani ad appassionarsi al ciclismo. Il Giro d’Italia concluso ieri ha visto coinvolte le città di Budapest, Visegràd, Kaposvár e Balatonfüred.

Curiosità su alcune tappe che hanno visto passare il Giro d’Italia

  • AVOLA: la 1° tappa in territorio italiano è partita dalla città siciliana di Avola, in provincia di Siracusa. Avola, chiamata anche Città Esagonale per la sua forma vista dall’alto omaggio alla tradizione locale dell’apicoltura, è famosa per il pregiato vino prodotto in queste zone, il nero d’Avola, e per la famosa Mandorla “pizzuta” di Avola.

  • DIAMANTE: la 7° tappa del giro è partita da Diamante in provincia di Cosenza. Questa città ospita più di 200 murales dipinti sui muri del proprio centro storico e della frazione di Cirella. Queste opere sono state realizzate dal 1981 da pittori e artisti di fama internazionale.

  • CIMA BLOCKHAUS: la 9° tappa del giro si è conclusa a Blockhaus, cima montuosa del massiccio della Maiella in Abruzzo. Il nome Blockhaus, che in tedesco significa letteralmente casa di roccia, si riferisce ad una avamposto militare costruito nel 1863 presente in uno dei sentieri che attraversa la cima. Di questa costruzione si possono ancora vedere dei resti e, al tempo, veniva usata per contrastare l’unificazione asburgica in Abruzzo.

  • SANT’ARCANGELO DI ROMAGNA: l'11° tappa è partita da Sant’Arcangelo di Romagna, comune in provincia di Rimini. Proprio a Rimini, gli abitanti della città di Sant’Arcangelo vengono chiamati scherzosamente i Cipolloni. Come mai? Perchè il loro prodotto tipico è la Cipolla dell’acqua, coltivata lungo i canali che alimentavano i mulini nelle adiacenze del fiume Marecchia.

  • APRICA: la 16° tappa si è conclusa ad Aprica, comune lombardo in provincia di Sondrio. Ogni anno in piena stagione invernale, più precisamente ai primi di marzo, ad Aprica si tiene la festa folkloristica chiamata Sunà da Mars. Durante questa popolare festa con radici antiche, potrete osservare gli abitanti percorrere le vie con in mano grossi campanacci, chiamati “bronse” e “Sampogn”, facendoli suonare per risvegliare la natura in preparazione alla primavera.

Scritto dal Team Editoriale di Auxilia (GISDATA)